mercoledì 14 dicembre 2011

Il Principe Felice



Vi voglio raccontare del mio Principe Felice.
Ho sempre desiderato dei bambini.
Quando rimasi incinta del mio primo figlio ero sicura che fosse femmina, ma davvero certa!,
e in più le varie madri che avevo intorno, soprattutto quelle di una certa età, dicevano che la pancia era tonda e quindi  non poteva essere maschio, avevo già scelto il nome e non avevo voluto conoscere il sesso durante le ecografie, perchè lo ritenevo superfluo.
Fino a quando un sogno a 15 giorni dal termine mi insinuò il dubbio: avevo sognato una carrozzina con un bimbo sorridente e una copertina azzurra: "Non è che forse mi sbaglio?", mi dissi.
Improvvisamente iniziai a cercare nomi maschili, anche se non trovavo quello adatto: per tutta la gravidanza avevo pensato al mio bambino in un senso ed ora tutto cambiava. 
Quando finalmente partorii (dopo 6 interminabili giorni di ritardo) e lo vidi in faccia, felice (io) come non mai, e lo trovai così buffo e così tenero, decisi quale doveva essere il suo nome: Principe Felice.
Principe è colui che è primo e, da quel momento, lui che era mio figlio diventò la mia priorità.
Nessuno ti racconta bene cosa significa essere madre, soprattutto, di solito, si omettono gli aspetti più faticosi dal punto di vista emotivo. Da quel momento io sono diventata un'altra  persona e , insieme a lui, ho dato vita ad una nuova me stessa. 
Tutto quello che avevo immaginato prima del parto si frantumò contro la quotidianità, fatta di biberon, pannolini, pianti, stanchezza cronica, sonno perduto e dovetti guardarmi con estrema sincerità e crudezza e dirmi quanto ero inadeguata e incapace: non riuscivo a fare il minimo programma su nulla e per di più mi sentivo cattiva, perchè vedevo, in quello stravolgimento di vita che è l'arrivo di un bambino, una limitazione alla mia libertà individuale.
Fu piuttosto duro ammettere di essere imperfetta, ma poi successe il miracolo: il Principe Felice sorrise, ma non ogni tanto, sempre, sorrideva sempre, chiunque gli facesse un gesto riceveva in cambio un sorriso accattivante e due occhi scuri piantati sui propri, insomma un seduttore.
E' stato il suo essere felice che mi ha dato la forza di perdonarmi e farmi cambiare atteggiamento nei confronti di me stessa e suoi.
Lui ha continuato a sorridere ed io ho capito che i figli sono una grandissima occasione per scavare in fondo alla nostra anima e avere consapevolezza di chi siamo.
Ora il Principe Felice è adolescente e qui si apre tutto un altro capitolo.

P.S. C'è una fiaba di Oscar Wilde che parla del Principe Felice , è una bella storia da raccontare ai bambini, soprattutto a Natale. 

2 commenti:

  1. Che belle parole...mi sono davvero emozionata a leggerti. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero!

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    1. Il primo figlio è sempre molto faticoso, ma è decisamente una poesia...

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