Oggi è primavera.
E' l'equinozio, uno dei due.
Uguale notte, è il significato della parola, notte uguale al giorno, cioè.
Sappiamo che le stagioni si alternano, perchè ne osserviamo la luce, alternata al buio.
Scandiamo il tempo attraverso l'andamento della luce.
Oggi la luce del giorno è uguale al buio della notte. Fratelli, luce e buio, contrari e indispensabili.
Io so che è primavera, perchè la violetta che nel precedente equinozio, quello di settembre, si è fatta largo tra il muro e le mattonelle del mio vialetto, oggi splende di colori e di fragilità, eppure è lì, macchia di giallo e viola tra il grigio. Lei ha resistito, all'inverno, al freddo, alla poca terra, al mio disinteresse. Lei oggi si è moltiplicata.
Lei ce l'ha fatta e da domani la luce del giorno sarà più duratura della notte. Anzi, da oggi.
*Primavera d'intorno brilla nell'aria, e per li campi esulta, sí ch'a mirarla intenerisce il core*.
RispondiEliminaCiao.
Eh sì, Gus, struggente bellezza. Ciao
EliminaUn abbraccio fiorito di ricambio, Vale!
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