lunedì 25 novembre 2019

Per me l'inverno è iniziato il 21 novembre

2014 - Peggy nella sua cuccia nuova

Quest'anno sembra essere più duro del previsto.
Questo inverno per me è anticipato, è iniziato il 21 novembre.

E' iniziato con la morte della mia Cagnolona.
La mia Cagnolona, come la Mia Gatta Ronni, aveva un nome vero.
Un nome che non le era stato dato subito, perchè dovevamo prima conoscerla e stabilire il miglior modo di chiamarla.
Il suo nome era Peggy
Era un pochino somigliante ad un dalmata ed era abbastanza bella e buffa per portarlo con coerenza.
Ora non c'è più. Ha lasciato un buco nel mio cuore già dolente.
...Ma poteva andare peggio...
Poteva morire mesi fa, in momenti in cui non so come avrei fatto ad affrontare la sua malattia e la sua perdita.
Poteva lasciarmi, lasciarci, mentre anche mia mamma era malata.
Non è andata così, mi è stata concessa ancora per un po'.
Non vi racconterò della sua malattia, non era curabile, ma abbiamo tentato di darle una qualità di vita migliore. Non è stata tormentata. Ha vissuto da cane, con i suoi incontri e i suoi abbai, con la ricerca di affetto che era la cosa di più tipico suo. Ci ha lasciato in tre ore di angoscia. L'ho accarezzata fino all'ultimo istante, anche se lei non mi riconosceva più. Spero tanto di rivederla un giorno, perchè di una cosa sono certa: se gli esseri umani hanno un'anima, lo stesso vale per gli animali.
Siamo stati fortunati ad averla.
E' stata fonte e stimolo di affetto vero e grande, di sorrisi e tenerezza.
E' stata una presenza calda e attenta.
E' stata forte e coraggiosa, instancabile e felice.
Era buona, buonissima ed è soprattutto questa cosa che non mi dà pace. Non posso sopportare che un essere buono muoia.
Era vecchia, ha fatto una vita tranquilla, sana, ha avuto una casa e una famiglia che le ha voluto bene, uno dovrebbe farsene una ragione, per di più penso che se la malattia avesse progredito in altro modo avrebbe potuto soffrire molto, quindi meglio così...meglio così...invece no! Invece non mi va! La rivoglio indietro! Voglio accarezzarla di nuovo, voglio darle un bacio sul muso e guardarla negli occhi, perchè io potevo guardarla negli occhi, perchè io ero sua, come lei era mia e non aveva alcun timore di me, mi voleva bene e basta ...io la rivoglio!
Questa cosa della morte mi consuma. Ultimamente faccio anche fatica a guardare le foto di mia mamma. La vedo così, sorridente, e mi dico, non è possibile che sia morta, ma come? Come è possibile, si vive insieme, ci si ama, si cresce intessendo la nostra vita a quella di chi ci ama e poi, straaappp! Quell'amore viene strappato via, viene rotta la trama che ci unisce, e in un istante non siamo più quelli del giorno prima, non abbiamo più le carezze vere e dell'anima che chi se ne va porta con sè!
Mi affeziono troppo, mi lego troppo alle persone, agli animali, e del resto non so fare altrimenti.
Ogni animale entrato in questa casa è stato mio.
Ogni animale entrato in questa casa era differente dagli altri , eppure è stato mio.
Di mio, di veramente mio, non posseggo nulla. Ma gli animali sono miei, nel senso che diventano parte di me e loro lo sanno.
Dal 21 novembre non ho più la mia Peggy.
Dal 21 novembre è inverno.
Le mie guance sanno di sale...


la sua cuccia con ode al cane di Neruda

12 commenti:

  1. Cara Ninin, ti sono tanto vicina in questo momento di lutto e di grande sofferenza. I nostri amici animali, come ho sempre detto, sono "persone" a forma di cani, gatti, uccellini... e quando condividono con noi la vita di tutti i giorni fanno parte della famiglia a tutti gli effetti. So cosa stai provando. Il 29 gennaio scorso il mio amatissimo micio che era con noi da vent'anni se ne è andato in tre giorni, un vuoto incolmabile che ancora oggi sento. Poi subentra la ragione che ti fa dire che ha avuto una bella, bellissima vita e che lo incontrerò senz'altro, perché anche gli animali parteciperanno alla risurrezione.
    A questo proposito avevo fatto un post con "voci" autorevoli, se ti può interessare ti lascio il link e lì troverai anche il link che ti rimanda al post della morte del mio micio.

    https://sinforosacastoro.blogspot.com/2019/02/gli-animali-vanno-in-paradiso.html

    Ti abbraccio forte e un bacetto di arrivederci alla tua meravigliosa Peggy.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sinforosa, sembra forse un po' esagerato, un tantino puerile, il pianto di chi ha perso un animale domestico, ma io credo nell'amore e chi mi ama diventa parte di me, anche se non ha forma umana.
      Chi ama, quando non c'è più manca , non importa il valore che diamo in assoluto alla sua vita, manca e questa mancanza fa soffrire, anche molto.
      So che solo chi ama gli animali può capire il dolore che provo, quindi so che tu puoi capire.
      Grazie e un bacio.

      Elimina
    2. Puerile? Io ho pianto tantissimo e se anche è puerile non fa niente, il mio micio lo penso tutti i giorni. :)

      Elimina
  2. Quanto mi addolora sapere di Peggy e di come tu ti senta.... ma lo comprendo, io ho avuto un solo animale in casa, una cagnolina per 13 anni nella mia infanzia-adolescenza, e quando è morta ho pianto tanto e ne ho sentito la mancanza terribilmente. Era una di famiglia, ecco.
    Come te, credo che con chi si è amato ci si ritrovi poi un giorno di Là, persone o animali. E' l'affetto donato e ricevuto che conta!
    Un abbraccio forte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Maris, Peggy aveva 11 anni, ora la sento zampettare sulle beole, la vedo sculettare con la coda e cacciarmi il muso tra le gambe, appena sopra le ginocchia, in quello che per lei era un momento di tenerezza infinita, si fermava, immobile a sentire il calore che di lì a poco le mie carezze le avrebbero dato. E' stata mia da grande, quando non poteva essere la mia compagna di giochi, ma la mia bambina...forse è anche per questo che mi manca tanto...Un bacio

      Elimina
  3. Carissima Vale, tu senti tutto. E raramente ti sbagli.
    Piacerebbe anche a me vederti...aspettiamo che arrivi il sole dai!
    Appena fiorirà la prima orchidea (sai ora sono in fase di emissione nuovi rami), farò come dici...ci vorrà almeno un mese credo...anche loro si fanno attendere...un bacio

    RispondiElimina
  4. Ciao,ho letto il tuo post e capisco ciò che provi. Io non ho mai avuto cani, solo gatti ma è la stessa cosa; quando i nostri amici pelosi se ne vanno, è sempre un grande dolore e questo dolore l'ho provato ancora una volta un mese fa, quando ho perso la mia gattina. Quest'anno ho perso anche mio padre, a marzo. Per me sono stati due grandi dispiaceri e anch'io non mi rassegno. E' difficile lascia andare chi ci ha fatto compagnia per tanto tempo. Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Mirtillo14, la morte di un genitore è qualcosa che rimette in gioco la nostra stessa identità. Non è facile superarla, soprattutto quando la morte avviene improvvisa, dandoci poco tempo per prepararci o rassegnarci.
      Anch'io amo molto i gatti, come puoi vedere dal mio blog, sono il mio animale eletto. Quando morì Ronni, che per quasi 18 anni mi era vissuta addosso, capendo di me molto più di tante persone che conosco, è stato un dolore grandissimo, in un momento in cui un altro dramma famigliare si stava per verificare. L'amore che si prova per un animale è differente da quello per una persona, ma può essere altrettanto profondo. Grazie

      Elimina
  5. Cara Ninin mi dispiace tanto per questo momento così difficile. Mi spiace tantissimo per tua mamma e per Peggy.
    Le persone e le creature che amiamo ci lasciano ma restano sempre accanto a noi, nel nostro cuore, nei nostri pensieri. E sono andate a stare nella Vera Gioia, nella Vera Luce, nella Felicità perfetta. Ci aspettano là ma, se lo vogliamo, ci possono trasmettere già qui parte di quella gioia e serenità che ci scalderanno il cuore e ci permetteranno di andare avanti al meglio nonostante tutto. Parlo per esperienza personale cara Ninin. Ho perso mio papà quando avevo 18 anni.
    Ti abbraccio forte forte e ti sono vicina
    Maria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Maria, mi fa bene leggere queste cose. In momenti così duri (ormai sono quasi 4 anni che eventi dolorosi si alternano nella mia vita famigliare), i dubbi sono tanti. Anch'io, che credo di avere una fede profonda, vengo invasa da mille perchè e tutte le certezze in un momento perdono la loro verità. E' un periodo faticoso, ho poche energie, cerco di reagire, ma fatico, arranco. Una cosa, a mie spese, l'ho imparata però: occorre pazienza, la nebbia si diraderà, durante il dolore non si riesce a vedere oltre quello, riempie il cuore, la testa, ma anche il dolore ha fine, come tutte le cose (tranne una), basta aspettare. Io aspetto...Grazie

      Elimina
  6. "Mi affeziono troppo, mi lego troppo alle persone, agli animali, e del resto non so fare altrimenti"
    Parole importanti che rivelano la tua capacità di amare! Un caro abbraccio!

    RispondiElimina

Lasciami il tuo pensiero...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...