venerdì 15 giugno 2012

Fascino segreto

Fascino segreto
Beh, ragazze e ragazzi carissimi oggi ho deciso di aprire lo scrigno della Suocera Gaffeur.
Vi ho già raccontato in questo post della sua propensione alla gaffe e ho deciso di battezzarla così.
E' un tipo simpatico, che prenderebbe la cosa ridendo, ma per fortuna, dall'alto dei suoi 85 anni, non ha mai avuto a che fare con un computer, quindi, vigliaccamente, non corro rischi!
Allora, la Suocera Gaffeur ha una casa museo.

Mi spiego meglio, la sua casa ha due piani: il piano rialzato, dove lei dorme soltanto, in cui ci sono i mobili belli, i suppellettili belli, i decori belli e dove tutto è immobile e pulito come in un'esposizione, tutto è praticamente nuovo anche se ha circa 50 anni ed è inutilizzato,  e poi c'è il seminterrato, dove lei vive tutto il giorno, cucina, accoglie le persone, fa i suoi lavoretti, e dove tutto è piuttosto vecchio e di seconda mano, sempre pulito eh, che lei è una decisamente puntigliosa, ma decisamente di serie B.
Ora, ogni tanto, tira fuori dai suoi armadi belli qualche tesoro: lenzuola ricamate della sua dote che lei non ha mai usato, pigiami di dote che non ha mai usato, coperte, copriletti, tappeti, giacche, maglioni, ecc...Ha sempre vissuto conservando e, ora che è anziana, si ritrova cose nuove, ma vecchie, che riempiono il suo spazio e che sa non potrà godere, quindi me le propone.
A fine maggio ricordando il suo anniversario di matrimonio ha ripescato la litografia lì sopra, strana, ma interessante, credo anche fatta da un artista serio, è numerata e ha il certificato di autenticità, non credo abbia molto valore, ma è un acquisto di mio Suocero, suo marito.
Era lui che amava l'arte, la musica, era il passionale e il rompiscatole, era lui che viveva.
Ecco, tutto questo per dirvi che ora, che sono quasi 10 anni dalla sua morte, trovando questa litografia, non ho potuto fare a meno di pensare che dei contenuti della casa museo, l'unica cosa che terrei davvero  con affetto, sarebbe questo cartoncino con un po' d'arte sopra.
Tutto il resto è sostituibile, la passione no.
E voi, avete anche voi esperienza di scrigni e case museo?

16 commenti:

  1. La mia prozia..una casa che hai paura di rovinarla se la guardi senza occhiali da sole...un mauseleo dai quadri terribili e dal forte sapore biblico...notti e notti insonni al pensiero di un teschio che mi fissava fronte letto!

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    1. No, mia suocera non ha il teschio, ma non puoi guardare niente in casa:è buio, le tapparelle sono giù!! ;)

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  2. Per ora no, ma se riesco ad andare in Irlanda ci sono dei villaggi pieni di case museo, ho visto alcune foto, sembrano così " vive", nonostante siano disabitate da secoli...

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    1. Adesso, parlando seriamente, a Milano ci sono vere case museo : Casa Di Stefano-Boschi, Necchi-Campiglio, Bagatti-Valsecchi, ecc. C'è proprio un circuito di visite a questi gioielli, certo l'Irlanda è un'altra cosa, ma magari in attesa del viaggio... :)

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    2. Sicuramente saranno piu' belle le case museo di Milano che quelle irlandesi. Te lo dice una che ha vissuto in Irlanda quasi 6 anni.... casa mia e' piu' signorile del Dublin Castle, dove si appoggiava il re inglese quando passava a "riscuotere" in Irlanda.
      E di musei a Dublino neanche l'ombra, a parte quello della Guinness e del whisky....

      Scusa se sbotto ma ho sofferto tantissimo per questa lacuna irlandese, abituata a Venezia dove ad ogni angolo c'e' una chiesa...

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    3. Ma coomeee! Mi fai crollare un mito!
      Io pensavo che l'Irlanda fosse molto ricca di storia!
      Bè, tutto sommato mi sento meglio, ho sempre pensato che l'italia fosse la più bella del mondo e Venezia ha decisamente un fascino unico.
      Ma, invece, cosa mi dici dei paesaggi irlandesi: i cieli d'Irlanda, le costiere, i prati verdi, sono nel mio immaginario o esistono davvero?! :)

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  3. Case museo...direi che la mia camera è un museo. Non tanto per i mobili, quanto per quello che contengono: scatoloni pieni di ricordi. Ogni tanto mi ci tuffo e mi perdo nel mio mondo passato...

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    1. Allora via al circuito camere-museo!
      Le scatole nella mia di camera sono piene di polvere, cavolo, troppa polvere!!
      Ma nei musei chi fa la polvere?! ;D

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  4. Il salotto dei miei nonni: sempre chiuso. Teli sui mobili che venivano tolti solo per i (rari) ospiti.
    Ora in quella grande casa vive mio zio, che è affetto da disposofobia e ha riempito quella grande sala all'inverosimile, senza usare mai nulla...

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    1. Disposofobia!!! Ho visto il promo di una trasmissione televisiva, non immaginavo esistesse un tale disturbo, credevo fosse un'invenzione. Invece tu mi dici che c'è davvero, caspita...
      I teli invece mi fanno venire in mente un film di Fantozzi con le poltrone o le sedie con la seduta di plastica, per non rovinarle, negli anni 70/80 ricordo che chiunque avesse un mobile nuovo lo lasciava impacchettato: che ridere e che sudate seduti in quei salotti!! ;D

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  5. Mia nonna... ma da qualche tempo sta distribuendo gli oggetti a lei più cari a noi nipoti, dicendo che ormai non le serviranno più a niente, e la cosa fa tanto male....

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    1. Guarda la mia rubrica di oggi, parla del possesso e della vita. ;)

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  6. In famiglia no, ma ho vissuto un annetto in una casa simile quando studiavo a roma. Tutta piena di quadroni dalle tinte fosche e di santini...bbbrrr!

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    1. I santini sono tenuti in bell'ordine in scatole di latta. Ogni cosa al suo posto. ;)

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  7. non direttamente. ma questo tuo post mi sta facendo frullare qualche idea, qualche ricordo......

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    1. Eh, ma non mi puoi lasciare la curiosità: raccontami! ;D

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