Scusatemi per oggi.
Non scriverò molto e non navigherò sul web come al solito.
Ho passato la mattina stirando e mi sono vista tutti i programmi di approfondimento giornalistico.
Non riesco a scrivere nulla di divertente e mi sembra di non aver nulla di importante da dire.
Il terremoto e l'attentato riempiono la mia testa.
Una cosa accomuna i due terribili eventi: la sensazione di vulnerabilità.
Siamo vulnerabili.
Non riesco a fare a meno di pensare a una battuta di un film, che mio Marito ripete spesso per sdrammatizzare.
"Potrebbe andare peggio: potrebbe piovere!"
(Frankenstein Junior di Mel Brooks)
EBBENE, OGGI PIOVE!
Già, è proprio pesante, oggi
RispondiEliminaCara,
RispondiEliminaconfermo quello che ho scritto ieri.
E aggiungo: sorridiamo, perché il sorriso è la base da cui partire e ripartire.
A presto!
:)
Cara Ninin, ha ragione tuo marito..io aggiungo spesso che ogni giorno regalato e ti garantisco che sono un'inguaribile ottimista ;-)
RispondiEliminaCare DAMMI LA MANINA. ARTEMAMMA, SCLEROS,
RispondiEliminavi ringrazio per il vostro commento e so che lo stato d'animo di tante persone oggi non è "propriamente sereno".
Domani è previsto sole, speriamo bene per gli sfollati. :)
Io invece sono cinica...
RispondiEliminaBuona serata e speriamo che domani ci sia il sole :)
Queste catastrofi naturali e queste umane tragedie non possono non destare solidarietà e compartecipazione. Siamo tutti sulla stessa barca e in qualche modo tutti prima o poi facciamo i conti con delle vere e proprie tragedie che in qualche modo ci fiondano addosso cogliendoci spesso impreparati. Io reagisco al dolore, mio a quello dei miei cari, a quello del prossimo e a quello delle persone lontane cercando di trovare la forza per alzarmi la mattina e regalare un sorriso. Lo faccio per gratitudine nei confronti di chi mi ha cresciuta, per ringraziamento al Signore che mi vuole ancora viva e per rispetto di chi soffre e di chi sta vivendo dei lutti, dentro e fuori del proprio cuore. L'inferno può attendere, il paradiso no, è questo quello che mi ha insegnato una persona a me molto cara che lentamente è divorata dal cancro. L'inno alla vita è la più grande preghiera che possiamo rivolgere al cielo, quando anche lui, come oggi, piange!
RispondiEliminaHo acceso il pc ieri per scrivere le mie sensazioni post-terremoto in un post.
RispondiEliminaHo fatto solo quello. Non avevo voglia di leggere niente, solo di scrivere.
Stamattina, invece, leggo. Pian piano si prova a cercare la normalità...
Spero che la normalità sia al più presto, un bacio. :)
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