martedì 30 settembre 2014

giovedì 25 settembre 2014

Lo stupore del lavoro

COCCINELLA O...?

Il lavoro è lavoro, anche se nessuno lo paga.
Su questo concetto non intendo discutere.
Il lavoro non è un concetto economico, non nel suo significato originale.
Lavorare significa fare qualcosa con fatica.
Il lavoro è fatica.
Ma il lavoro permette di ottenere un fine, che sia fisico e materiale o intellettuale e spirituale.
Il lavoro quindi è caratteristica di ogni essere umano e oserei estendere il concetto anche agli animali.
Detto questo, quale è lo stupore di vedere qualcuno lavorare?!

martedì 23 settembre 2014

Penelope

Penelope Bruna

Non mi piacciono i ragni.
Da bambina ne avevo quasi una fobia.
Tutte quelle zampette che ti salgono addosso!!!! Brrrrrr!!!
Crescendo ho capito che i ragni se ne stanno per i fatti loro.

lunedì 15 settembre 2014

Salvato dalle acque

Lo sai che Mosè fu salvato dalle acque, no?!
Che venne raccolto in una cesta nel fiume dalla figlia del faraone, no!?
Prova ad immaginarlo ora, un bimbo che galleggia in una cesta e tu lo raccogli e te lo porti a casa e quello diventa tuo. Fantascienza, no?!

In un certo senso, quando penso alle acque, in questo periodo dell'anno, penso al mal di schiena.

martedì 9 settembre 2014

Il segno meno

Da dentro la bocca di un mostro del parco dei mostri di Bomarzo

Leggo che nei mesi di luglio e agosto il turismo in Italia ha segno meno.
Non c'è da stupirsi, credo.
I soldi sono pochi, si spendono per cose indispensabili.
Ma, un ma c'è, eccome!

venerdì 5 settembre 2014

Ne è passata di acqua sotto i ponti



Vi scrivo dopo giorni e giorni di silenzio.
Questa estate è stata strana.
Un'estate iniziata senza caldo.
Lo dovevo immaginare che qualcosa di anomalo si sarebbe verificato.
Nessuno lo diceva all'inizio.
Mi chiedevo: ma come mai i tg non ci angosciano con il cambiamento del clima?
A mia memoria, non ricordo un'estate così. E qui in pianura padana l'estate è pesantissima da sopportare: afa e notti insonni, sudore e disagio fisico. Invece quest'anno no! E quanta acqua! Tantissima, quasi quotidiana. Ma c'è dovuto scappare l'allagamento e il morto prima che i mezzi di comunicazione (se così possiamo chiamarli!) ci dessero notizia di ciò che già tutti avevamo capito e vissuto.
Ma alle volte è così, no?
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