Ballottaggio

"Il termine potrebbe derivare dal fiorentino ballotta, sinonimo di castagna. Nella Firenze medievale, infatti, esisteva la Torre della Castagna, nella quale si riunivano i Priori delle Arti per decidere e votare riguardo alle tematiche più importanti. Queste votazioni si svolgevano in conclavi lunghi anche intere giornate senza influenze dall'esterno e nei quali il voto consisteva nel porre delle castagne in uno dei sacchetti che simboleggiavano le varie possibilità. Poi, in rapporto al numero dei votanti si stabiliva il sacchetto con più castagne e, di conseguenza, la decisione scelta per maggioranza. Da qui l'uso ancora attuale nelle elezioni di definire ballottaggio la scelta tra due o più candidati.

sulla Torre della Castagna - Firenze

Più probabilmente il nome deriva dal sistema elettorale del doge di Venezia, che era costituito da una complessa successione di passaggi che alternava la determinazione diretta degli elettori del doge, e la loro nomina attraverso l'estrazione casuale di "ballotte", sfere dorate e argentate, che venivano utilizzate esclusivamente a tale scopo. Quando gli americani prima (nel 1776, a seguito della loro rivoluzione) e i francesi poi (nel 1789) dovettero dotarsi di un sistema elettorale, presero spunto da quello veneziano. Per questo ancora oggi l'elezione del presidente degli Stati Uniti d'America prevede l'utilizzo di "Grandi elettori", derivazione del sistema in uso nella Serenissima. Per lo stesso motivo l'urna elettorale, nei paesi anglofoni, è chiamata "ballot box", esattamente come la cassa delle ballotte utilizzata a Palazzo Ducale." (fonte Wikipedia)

 Trovo estremamente interessante scoprire l'etimologia di un termine.  (A proposito, chissà se si dice termine, perchè è l'ultima parola derivante da una storia etimologica?)
Ogni parola ha una storia, che a volte risulta inaspettata, sorprendente, che ci fa rivalutare il significato stesso della parola in questione.
Prendete ballottaggio, per esempio, cosa vi viene in mente quanto dite b-a-l-l-o-t-t-a-g-g-i-o?
A me, in ordine: elezioni, scelta finale, vincitore e vinto, ballo, traballo, balle.
Sì, perchè indubbiamente BALLOttaggio mi fa venire in mente qualcosa che dondola, instabile e che poi cade o di qua o di là.
Invece mi vado a vedere l'etimo e scopro che dovrei pensare alle castagne! CASTAGNE! 
Ma chi lo sapeva che ballotta in fiorentino vuol dire castagna!? Certo non io che sto a Milano!
Poi approfondisco e ad u n certo punto tutto quadra, anche in origine le castagne servivano per una votazione, ci siamo, comprensibile e affascinante.
Vado avanti e scopro che anche a Venezia usavano le "ballotte", sfere luccicanti al posto di castagne (che si sa che a Venezia non scherzano e quando si devono spendere i soldi , si spendono! Ne si ha prova soprattutto in questi giorni!), per elegger il doge. 
Ma la cosa fantastica è che poi ci hanno copiato (come al solito) ovunque. Cioè hanno copiato dal nostro medioevo, noi nel frattempo ce ne eravamo dimenticati, ci dimentichiamo spesso delle cose giuste che inventiamo!
Tutto questo per arrivare dove? Dove vuole andare a parare la Ninin? Eh?!
Mah! Ci penso un attimo e ora che so da che deriva la parola ballottaggio, l'immagine che più mi conquista è quella delle SFERE che (nel sacchetto che le contiene) RUOTANO ALLA GRANDE!!!!
Vabbè carissimi, confesso, domenica ci sarà il ballottaggio per il sindaco della mia città. 
So con sicurezza chi voterò e spero che lunedì non girino le sfere anche a me!!!
Buon fine settimana.