martedì 23 settembre 2014

Penelope

Penelope Bruna

Non mi piacciono i ragni.
Da bambina ne avevo quasi una fobia.
Tutte quelle zampette che ti salgono addosso!!!! Brrrrrr!!!
Crescendo ho capito che i ragni se ne stanno per i fatti loro.

Lavorano sodo, per costruire la tela che sarà la loro rete per la pesca aerea che faranno.
In un piccolo giardino come il mio, ora occupato illegalmente da zanzare tigre affamatissime, un ragno, anzi due! sono i benvenuti.
Penelope Bionda

Si sono trovati due posticini che non disturbano e se ne stanno sotto il sole, aspettando che chi passa di lì si distragga un attimo. E poi sistemano la tela.

Quest'oggi ho lavorato in giardino, ho fatto lavori pesanti: ho estirpato faticosamente l'albicocco del Piccolo Principe, che a primavera, dopo aver messo qualche fruttino, è morto, probabilmente ucciso da una malattia. Ne farò qualcosa per la casa, non voglio buttarlo via, è stato prezioso, è un carico di ricordi.
Ho sistemato il buco con due piastrelle ad incastro. Ho pulito.
Ho estirpato le piante ormai secche dei pomodori e delle zucchine, che quest'anno mi hanno dato soddisfazione.
Ho vangato e spostato il pesco e il ciliegio, ora tutto è vicino alla cancellata laterale, protetto e al sole.
Ho tagliato il prato, la siepe.
Ho sistemato i pezzi di legno, di bancale, di rete,  che avevo lasciato come eventuali ostacoli anti Cagnolona.
Ho travasato una pianta e ne ho fatto delle talee.
Ho piantato i semi degli iris che sono fioriti quest'anno accanto al muro.
Ho spostato gli ellebori, quasi sbocciati, che stavano per venire attaccati dalle lumache...lumacheeee...se vi prendo...vi mangio io!
Ho dato una bella ramazzata e ho bagnato.
Ho sistemato l'edera sul cancello.
Ho raccolto le foglie secche.
Sono stanca. Fisicamente.
Il lavoro è faticoso, ma alla fine si può essere soddisfatti, tutto sembra più bello, nuovo, allegro.
Ho la schiena che mi duole un po', forse ho esagerato, ma volevo sistemare tutto oggi.
Poi penso ai miei due ragni, alle mie due penelopi, che tessono, tessono, aspettano, aspettano.
Quest'estate ho capito che posso fare ogni tipo di lavoro,  anche lavori considerati maschili.
                                                Ho capito
che la pazienza è una dote indispensabile per alleviare la fatica, 
che piccoli gesti, sommati e costanti, danno risultati inaspettati, 
che il silenzio è prezioso sia alla pazienza che alla fatica
che saper fare è il risultato del voler fare.
Ho capito che Penelope lo aveva già capito.
E la tela è di nuovo tesa.

7 commenti:

  1. Io che con i ragni ho un rapporto tremendo, ti ringrazio per questa visione che e' verissima e saggia, e che proprio noi uomini, dotati di ragione e raziocino, non sappiamo applicare!

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    1. La natura sa tutto, contiene tutto. Basta saperla guardare...Uno di questi giorni vi parlo della fregata, un uccello marino, mi ha illuminato! ;)

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  2. Risposte
    1. Magari...più divento vecchia e più mi rendo conto che non so un bel niente! :(((

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  3. Sei proprio saggia, sogno di passare un pomeriggio con te a chiacchierare :)

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    1. A me piace molto chiacchierare!
      Non sai che lunghe "sedute" faccio con le mie amiche!
      Naturalmente, se passi di qui nell'hinterland milanese, considerati invitata. :*

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  4. Uh! tasto dolente! Mio marito mi aiuta solo se lo metto alle strette, per lui va bene anche la savana, le piante morte e l'assenza di fiori...devo fare da sola.
    Per il tronco: avevo giusto pensato a qualcosa che illuminasse, una lampada o addirittura un lampadario (megalomane, eh!?), ma le foglie sono perdute, si sono seccate e non ne ho conservate, perchè speravo in una guarigione...mi rimangono le foto però, del P.P. ad un anno, di fianco al suo alberello...è dispiaciuto della sua morte: la prima albicocca era sempre la sua. Peccato! :(((


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