venerdì 19 giugno 2015

Il diritto di desiderare di "far tacere"


Immagine dal web
Non credo esista.
C'è il diritto di parola, ma non quello di far tacere.
Quindi, per neutralizzare il diritto di parola altrui, mi avvalgo della facoltà... di rispondere.

Sono stanca di sentire i leghisti fare discorsi razzisti.
Molto stanca.
Da quelle bocche escono solo discorsi di esclusione, di distinzione fra NOI e loro, di eliminazione coatta di realtà brutte a vedersi, di esaltazione dei sentimenti più schifosi che albergano dentro ciascuno di noi, vestendoli da buone ragioni!
Eeeebbbbbastaaaa!
Quella gente lì, quei leghisti, alzano un dito per cercare di risolvere le situazioni scandalose che loro stessi condannano? No! Non ho mai conosciuto in vita mia un leghista che faccia il volontario in situazioni socialmente degradate (e ho fatto tanto volontariato in vita mia! ), ma tanti lo sono  alle loro feste a grigliare salamelle e costine! Ma dove sono questi gentiluomini, quando c'è bisogno? Sono lì, sulla soglia a giudicare, a disprezzare, a urlare. Mai che si sporchino le mani, che aiutino, che sostengano, che facciano qualcosa di pratico per risolvere le cose, a parlare sono bravi tutti, basta emettere aria che vibri sulle corde vocali, lo fa anche il mio cane, quando abbaia. Ah, non è del tutto vero, quando c'era da sporcarsi le mani per comprare diamanti o lauree fasulle, forse, ripeto forse, le mani le hanno sporcate anche loro.
Chi non è lombardo, non so se sa come la lega è nata.
Vi racconto come l'ho vissuta io, come la ricordo.
All'inizio, quando ero ragazzina, sembrava quasi una cosa goliardica, scritte sui muri (quello che oggi chiamano "sporcare" i muri!) un modo per distinguersi dai "terroni" che avevano "invaso" il nord, dal boom economico in avanti. Ma a quei tempi non c'era aggressività nei confronti del diverso, si stigmatizzavano alcuni comportamenti e abitudini  e chi non si voleva adeguare alla cultura del posto. Tutto rimaneva innocuo, perchè i figli di tutti andavano nelle stesse scuole, giocavano insieme, frequentavano l'oratorio e si sceglievano come amici. Poi la questione è diventata seria, quando in realtà il problema sociale sembrava in via di soluzione naturale, con l'integrazione dei diversi stili (la moglie di Bossi per es. è meridionale!), ecco che la lega si è inventata un vero e proprio partito politico con il quale sfogare le proprie rimostranze in termini economici, partendo, è vero, da dati certi di sottosviluppo del sud e di una sua incapacità di evolversi, senza però muovere un dito per progettare un disegno politico che lottasse contro la mafia e la mancanza di infrastrutture (la mafia, per inciso, l'hanno combattuta in primis i meridionali). La loro soluzione era separare l'Italia all'altezza del Po...Popolo padano, dicono, ah!ah!ah! che ridere riempirsi la bocca della parola pa-da-no, io preferisco di gran lunga riempirmi la bocca del grana PADANO!
E poi un potere tira l'altro, prima governo locale, poi nazionale, sempre facendo leva sull'invidia sociale e l'intolleranza. In questo i leghisti sono stati sempre coerenti.
Non potrei mai essere stata leghista. Sono figlia di una friulana (nata molto più a nord del capo lega) e di un sardo (un quasi meridionale), come posso pensare bene di mia madre e male di mio padre in base al loro luogo di nascita? Io, che ne sono la fusione, l'obbedienza alla regola primaria della natura, che nella diversità e nella mescolanza trova il suo rinnovamento è la sua evoluzione?! Come può pensarlo chiunque? Ma, sapete, finchè si parla di noi, di italiani, ci conosciamo e conosciamo le nostre miserie umane e culturali: a un leghista io lo posso mandare tranquillamente a quel paese, lui non è diverso da me in termini di diritti e doveri, non è più italiano di me, tutto si risolve in un "ma vaiiii .....!!!"
Ma quando questi rivolgono i loro attacchi a gente che stava morendo, prima in guerra, poi attraversando il deserto in cui ha visto ogni tipo di violenza, poi in Libia, dove quando ti trovi, non puoi che  andare avanti perchè l'orrore che ti sei lasciato alle spalle è l'inferno, poi in mare, rischiando di affogare (perchè ricordiamoci che chi noi vediamo sono quelli che non sono morti, ma in migliaia sono MORTI!), beh! è ora di dire
BASTA! NON TI POSSO PIÙ SENTIRE, PADANO LEGHISTA! HO PROFONDAMENTE ORRORE DI TE, DI QUELLO CHE DICI, DI QUELLO CHE FAI, DI QUELLO CHE NON FAI, DI QUELLO CHE RAPPRESENTI, DI COME LE TUE PAROLE VIOLENTE INQUININO LE ORECCHIE DEI MIEI FIGLI E DEI FIGLI DI TUTTI! BASTA!

Tanto per la cronaca,

  • sabato scorso sono stata, per ben due volte, in stazione centrale a Milano per accompagnare i miei figli al treno che li avrebbe portati all'udienza del Papa con gli scout e per andare a riprenderli: NON ho visto nessun problema di invasione di stranieri. Ho visto diversi senzatetto, come sempre, non ho visto sporcizia o confusione (non più del solito). Di sicuro c'è molto più disagio durante gli scioperi dei mezzi,
  • nel mio paese, a 10 km, da Milano, non vedo alcun clandestino vagare minaccioso in cerca di cose brutte da fare o lavoro da rubare a un italiano,
  • ci sono anche qui vicino campi nomadi, i loro figli vanno a scuola con i nostri figli, anche se la loro cultura tende all'isolamento, come  sempre,
  • alternativa all'accoglienza, al soccorso, non esiste, esiste però  la soluzione finale, già teorizzata e messa in pratica dal nazista coi baffetti, i leghisti amano l'emulazione di tragedie storiche e umane, per altro fallite?!
  • questi disperati qui in Italia non ci vogliono stare, perchè sanno che qui non trovano lavoro, ma non sono pacchi, non sono oggetti, sono persone e come tali vanno trattate, per tutto il tempo che ci è dato di aver a che fare con loro.
Ovviamente tutto ciò che ho scritto corrisponde ad un mio pensiero, un libero pensiero, il diritto di pensarla diversamente dai leghisti, il diritto di parola e il diritto di desiderare che qualcuno taccia.

P.S. Chi volesse approfondire l'argomento migrante, può guardare IO STO CON LA SPOSA, un docu - film in cui chi ha un minimo di sensibilità, non potrà che comprendere i motivi delle migrazioni e condividerli.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con te Ninin. E' un problema grandissimo, difficile da risolvere. Ma non si può sentire chi rifiuta a priori l'accoglienza, dicendo atrocità che vorrei vedere se avrebbero coraggio di dirle sul serio a uomini, donne e bambini disperati, se se li trovassero davanti. Perché seduti sul divano, si sta presto a parlare, generalizzando.
    E aggiungo anche che sono fiera che l'Italia faccia la sua parte, forse non sempre nel modo migliore per carità. Ma l'Italia ACCOGLIE. Non come Malta che li rimanda indietro. Mi domando: ma dormirà la notte chi ha visto negli occhi la disperazione e ha dovuto dire a queste persone che non si potevano fermare?
    E la Francia? Si sono vergognati i francesi per quella pagina indecente che hanno scritto al confine? E gli altri Stati che hanno eretto muri alla velocità della luce?
    E' sconvolgente quanto la gente abbia perso il senso di solidarietà, non lo giustifico e lo condanno quanto te.
    Mi resta solo la consolazione che una volta tanto, in Europa, possiamo andare a testa alta. Tocca a loro, stavolta,abbassare lo sguardo.

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    Risposte
    1. E sottoscrivo l'orgoglio, una volta tanto di non essere gli incivili del "gruppo"!
      E rilancio, in modo idealista e illuso: i confini non li ha fatti nè la natura, nè Dio, i confini li ha messi il potente sull'impotente, a costo di vite e sofferenze.
      Se non vuoi che "'ariete" sfondi il tuo portone, aprilo.

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