Vorrei rendere onore a lei, vorrei che tutti sapessero quanto di bello mi ha lasciato, oltre i ricordi di una vita. Vorrei farlo oggi, che è la festa della mamma, perchè se mi può ancora vedere e sentire si goda i suoi meriti e il mio affetto.
In questi due mesi di malattia, lei:
- ha sopportato le mie inadeguatezze,
- non si è mai lamentata di nulla, nè del dolore, nè della malattia
- ha fatto finta di dormire per non disturbarmi/ci
- si è sempre sforzata di mangiare, anche se non ne aveva voglia
- ha sorriso e "Che bello!" ha detto, ad ogni fiore portatole
- mi ha svegliato con un "Buon compleanno!" il 24 aprile, la prima in assoluto a farmi gli auguri
- mi ha risposto "Anch'io!", incalzandomi, quando le ho detto "Ti voglio tanto bene!"
- si è fatta accarezzare e pettinare, senza brontolare
- mi ha raccontato cose importanti
- non mi ha mai chiesto che cosa le stava succedendo
- ha smesso di guardarmi negli occhi, quando i miei occhi troppo trasparenti le avrebbero raccontato una realtà troppo dura da affrontare
- è stata al gioco, quando scherzavo
- si è fatta consolare
- ha avuto pazienza
- ha avuto comprensione
- ha avuto una parola e un ascolto per tutti
- ha tolto ogni dubbio sul suo affetto nei miei confronti e....tanto altro...
Tanto è successo in questi due mesi, giorni e ore dilatati dall'intensità dei sentimenti che abbiamo vissuto.
Ero arrabbiata, all'inizio, perchè le ho sempre rimproverato la sua trascuratezza riguardo la salute.
Sono ammirata, ora, del bene che mi ha ( che ci ha ) dimostrato in questo tempo, non ha mai smesso di essere una madre, una mamma, anche se non era lei ad accudirci fisicamente, ci ha accudito emotivamente, ci ha reso tutto più facile , leggero, bello. Sì, bello, il tempo con lei è stato bello e denso di amore. La sofferenza e la perdita non saranno mai superiori all'amore che ci ha dato e lasciato.
E' stata una madre imperfetta (come tutte lo siamo), ma non riuscirò a pareggiare i conti: lei rimane creditrice!
Spero che i miei figli, quando sarà il momento, abbiano verso di me gli stessi sentimenti, spero di lasciar loro un cuore leggero e pieno di affetto, di speranza e... un respiro in mezzo ad un sorriso.
Queste tue parole mi hanno commosso. La tua mamma e tutte le mamme è stata ci sono state di esempio. Come te, mi auguro di divenire sempre di più una mamma con la m maiuscola. Un abbraccio grande.
RispondiEliminasinforosa
Sono commossa anch'io, ogni volta che penso a lei.
EliminaBuona festa Sinforosa!
Che post commovente cara Nanin.
RispondiEliminaLe mamme sanno sempre donare tutto l'amore di cui sono capaci anche se sono imperfette.
Tua mamma è stata uno splendido esempio.
Un abbraccio
Maria
Sai Maria, la cosa più bella? Che mai mi leverò dal cuore? È che lei non ha mai smesso di essere madre, anche se era l'oggetto delle cure , è stato il soggetto dell'amore che provava, non c'è stato un momento in cui si è sottratta al suo ruolo materno e protettivo. Per un figlio, una figlia, questo è di grande consolazione, perchè vivi la consapevolezza che c'è stata una persona che ti ha amato più di se stessa.
EliminaCara Vale, come mi piacerebbe un caffè con te!
RispondiEliminaQuesta esperienza, all'esatto contrario di quella con mia suocera, mi ha fatto realmente toccare l'amore, quello in cui ti senti oggetto di affetto e attenzione, in cui capisci che le fatiche che fai sono apprezzate e consolatorie, in cui sai che il bene che vuoi è ricambiato e compreso. La situazione sembra assurda: la malata ha compassione di te, che soffri per la sua malattia e ti protegge, facendosi forza. È un paradosso, ma è proprio quello che capita quando si ama davvero: tutto si capovolge, l'amore capovolge ogni cosa, ogni senso, il bene dell'altro diventa il tuo e come in un gioco di specchio l'altro diventiamo noi. C'è qualcosa di divino, non trovi? Un abbraccio