mercoledì 29 settembre 2021

La tua vita

 Quando ieri, dopo qualche settimana, ho telefonato alla tua mamma, l'ho trovata in lacrime.

Ho subito capito la verità che non volevo accettare, ma volevo me lo dicesse lei, volevo sentirlo dalla sua voce.

In questi momenti stai ricevendo l'ultima benedizione, il tuo sorriso, finalmente rilassato, sarà l'ultimo ricordo che lei avrà di te.

Lo sapevamo, che la tua vita era già un miracolo nella sua durata. 40 anni di vita, 34 di sofferenza, di sacrifici, di dolore per i tuoi genitori, ma anche di amore grandissimo, di gioia, di forza sovrumana per sopportare le difficoltà che una condizione come la tua ha portato nella tua vita e nella vita della tua famiglia.

E' successo in un attimo, arresto cardiaco a sei anni, una bambina gioiosa e solare, amatissima figlia unica,  che in un attimo muore e ...rivive. Hai passato nove mesi in ospedale, ne sei uscita cerebrolesa, tetraplegica e compromessa gravemente a livello cognitivo. Non eri più tu, i tuoi genitori erano devastati. C'è voluto qualche anno prima che decidessero che non dovevano rassegnarsi a quel destino. L'inizio di una terapia nuova, mi ha portato da te, avevi bisogno di volontari che stimolassero neurologicamente i tuoi sensi. I tuoi occhi si riaccesero, stavi risalendo dall'abisso in cui eri caduta. L'esperienza con te non è stato volontariato, è stata un'esperienza d'affetto, per te e per i tuoi genitori che mi hanno mostrato, nella dedizione quotidiana, quanto può essere grande l'amore. Attraverso i tuoi occhi ho scoperto quanto è meravigliosa l'innocenza e quanto è  palpabile il sentimento che ci lega a chi ci vuol bene.

L'anno scorso hai perso il tuo papà, nel sonno, dopo un anno di sofferenze per una banale infezione che è diventata un'amputazione. Hai sentito subito la mancanza, la sua allegria e la sua forza erano l'energia che dava sicurezza alla vostra famiglia. 

Non so come consolare la tua mamma, perchè non so come si possa sopportare la perdita delle due persone più importanti della propria vita. Non so che dirle, perchè mi sento infinitamente misera al suo confronto, per come ha vissuto, per quanto ha affrontato, per quanto è stata in grado di amare.

Tu sei stata un angelo, i tuoi genitori i tuoi custodi. Ora il tuo papà ti avrà accolto, nel luogo dell'amore infinito e la tua mamma ti piange, accompagnala e aiutala, nel tempo che vivrà senza di voi, che abbia serenità, che abbia pace.

In quanto a me, ringrazio Dio di averti incontrata, mi hai insegnato così tante cose! Sulla vita e sull'anima ho imparato molto più  da te, che non eri in grado di parlare, che da noiosi predicatori.

La tua vita, che per me è stata  fonte di esperienze solo belle, è stato un dono per molti: l'incarnazione dell'amore che hai dato e ricevuto è stata reale. 

4 commenti:

  1. Un percorso di sofferenza inaudito che conosce solo la persona che ha vissuto questa terribile esperienza.

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  2. Questi sono i santi in terra, coloro che hanno portato la croce, pesantissima, fino in fondo. Una preghiera per questa mamma e per i suoi due angeli custodi in cielo. Abbraccio anche te.
    sinforosa

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  3. La vita richiede coraggio per affrontare i dolori e le difficoltà che incontriamo nel nostro cammino. Credo sia fondamentale immedesimarsi nel dolore e nella sofferenza altrui, dare il nostro aiuto e fare in modo che nessuno possa mai sentirsi solo.

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