martedì 8 ottobre 2013

Lasciate che i bambini vengano a me

Immagine dal web
Ho letto per caso una notizia.
Un prete in provincia di Milano ha mandato via dal catechismo dei bambini.
Lo ha fatto, perchè non erano stati iscritti e non avevano versato la relativa quota.
Cosa dire? Cosa pensare?

E' un po' di tempo che rifletto sull'effetto del nuovo papa sulle parrocchie.
La nostra "Chiesa territoriale" ha ormai dimenticato da anni il Concilio Vaticano II.
Si è incancrenita in posizioni imborghesite e chiuse, è invecchiata, come i pastori che la guidano, i preti delle parrocchie.
I sacerdoti che via via si sono alternati in questi ultimi 15 anni si sono confermati essere estremamente inadeguati al popolo, e, per una crudele casualità, i sacerdoti più giovani sono spesso più arretrati di quelli anziani.
Vi parlo con cognizione di causa, perchè ne ho davvero conosciuti tanti, di preti, e so quanto bene possano fare alle vite delle persone che confidano in loro.
Il nuovo papa, di cui sono entusiasta ogni giorno di più, ha dato varie stoccate al modo di essere dei cattolici, dei loro pastori in primis, dà l'esempio di carità che tutti dovremmo seguire e non perde occasione per mostrarsi coerente con ciò che va predicando. Ma più il tempo passa, più sembra che i comportamenti esclusivi, la rigidità morale, la mancanza di misericordia, si affranchino con più forza, come una ricaduta dopo una malattia!
Ora, molto semplicemente, il cristiano ha una parola da cui trarre le riflessioni e la guida per la propria vita.
E' una parola dura, radicale, ma piena di umanità e di amore e si chiama Vangelo.
E nel Vangelo sono narrati fatti della vita di Gesù e le sue parole.
In uno di questi fatti, Gesù sgrida i suoi discepoli, che vogliono tenere lontani da lui  i bambini che gli si avvicinano. I bambini, all'epoca, erano trattati un po' male, diciamocelo, erano considerati un tantino fastidiosi. Lui dice ai suoi: Lasciate che i bambini vengano a me (Mt 19, 13-15)
Tralascio le letture metaforiche e mi attengo alla materia: Gesù, che per i cristiani è Dio, vuole i bambini vicini. Punto.
Non chiede l'iscrizione, nè i soldi, ma sta con loro, li accarezza, impone loro le mani, sorride, li ama.
Che meraviglia! No?!
Ecco, i preti dovrebbero fare questo.
 Magari molte meno ore di catechismo, il più delle volte inutili, e più considerazione, più calore, più umanità, più Gesù, insomma.
Il vicario episcopale della diocesi ha già corretto il sottoposto e ha gettato acqua sul fuoco, ma questo non consola, il prete non ha seguito il Vangelo.
Mi consola invece sapere che Gesù avrebbe sgridato il prete in questione e lo avrebbe messo da parte, per abbracciare meglio i bambini.

8 commenti:

  1. Ninin, copia questo post in una mail, una lettera, quello che ti pare, e invialo a Papa Francesco, sono sicura che a te, o al prete, a qualcuno insomma rispondera' !!!

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    1. Credo che lui sappia in che condizioni versano le parrocchie. E' il motivo per cui "sgrida" spesso soprattutto i suoi confratelli.
      La notizia gli sarà sicuramente arrivata, perchè nella diocesi di Milano non si scomoda il vicario episcopale per sciocchezze e il fatto di per sè è abbastanza umiliante...
      Non riesco a non pensare alle parole del cardinal Martini, quando diceva che la Chiesa è indietro di 200 anni, speriamo che il papa attuale riesca a farla avanzare un po', ce ne è tanto bisogno! :(

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  2. mah che dire... tutte le tue considerazioni sono più che condivisibili. che ora si debba pagare pure il catechismo, tra l'altro, lo trovo, come dire....eccessivo!

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    1. Io anche un tantino deterrente! Alla faccia della missionarietà! :(

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  3. Pagare la quota per il catechismo????
    Ma che io sappia, in nessuna parrocchia nei dintorni dove abito, succede.
    O la Chiesa sta diventando una azienda, con profitti da utilizzare per cosa, poi?
    Papa Francesco, devi rivoluzionare questo sistema! E' un lavorone, ma tu ce la puoi fare!

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    1. Sì, proprio una quota, come "rimborso spese", e se i giornali non sbagliano era di € 30,00, neanche poco! :(

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  4. Io voglio pensare che l'abbia fatto per via dell'assicurazione in caso di incidenti, e che lo abbia fatto solo perchè ha avuto delle rogne in passato. Non riesco a credere a nessun'altra motivazione :(

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    1. Purtroppo non credo che sia il caso dell'assicurazione, ogni parrocchia è assicurata per tutte le persone che entrano nel suo "confine", sarebbe impossibile fare un'assicurazione personalizzata per tutti coloro che ci mettono piede.
      In ogni caso, penso che le rogne vere, per un prete, siano le persone che non ci vanno più in chiesa o in parrocchia, quelle "pecorelle smarrite" che il "pastore" non dovrebbe mai stancarsi di cercare, perchè è di quelle persone che Dio gli chiederà conto e non certo dei fastidi burocratici che ci si inventa. Uffa! :(

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