Ho saltato 3 settimane! Ritardataria che sono!!!
L'ultima è dell'8 novembre. (Cliccate qui per vedere le altre frasi)
La frase di oggi è, credo, una delle più condivisibili e allo stesso tempo più impegnative, per chi cade e per chi guarda cadere.
Quello che ci rende forti è il rialzarsi.
Quando i miei figli erano piccolissimi, come tutti, i primi passi erano incerti, incespicanti.
Mia madre trasaliva ad ogni loro caduta, se li immaginava, ancor prima che toccassero terra, con qualcosa di rotto!
Io li guardavo cadere, attentamente.
Mi ero imposta, in termini molto razionali, di non intervenire, di non accorrere, di non emettere alcun suono di spavento.
Sapevo che se avessi fatto trapelare l'ansia, che ad ogni loro caduta mi veniva, sarei intervenuta malamente sulla loro autonomia.
Avrebbero associato ogni caduta ad uno spavento e si sarebbero fatti sollevare da me, dando troppa importanza anche ad "incidenti" che non compromettevano la loro "integrità fisica".
Non si sono mai fatti male seriamente, sono sempre caduti bene! Per fortuna.
E hanno imparato a rialzarsi.
Ma quello del guardarli cadere non è una bella esperienza, è frustrante non poterli aiutare, fare il tifo per loro senza intervenire, pregando che i passi falsi non siano troppo "pericolosi".
So, sempre razionalmente, che avere il coraggio per sollevare la testa e andare avanti, con una caduta in più nella propria memoria, ci fa crescere, ad ogni età, ma quanto è difficile!
E quanto è difficile assistere a questo in un proprio caro.
Eppure è la vita.
E la vita insegna da sè a chi cade e chi guarda cadere.
lo sai che la storia del guardali cadere è verissima? forse è li che si impara a diventare genitori: non intervenire, per amore non per non curanza!
RispondiEliminaBisogna proprio imporselo, è per questo che non è facile.
EliminaMamma mamma, com'è difficile.
RispondiEliminaAltrochè!
EliminaImparare anche a cadere senza farsi troppo male, è utile :)
RispondiEliminaUn bacione!
:))))))
EliminaHai creato un filo di pensieri ed azioni davvero resistente, basterebbe ad essere madri e figli migliori. Molto difficile ma occorre provarci ... cadere e ripartire. In bocca al lupo a noi, dunque!
RispondiEliminaE' come scalare una montagna. Vedi la vetta, è lontana, sai che desideri arrivare lassù.
EliminaPoi fai i conti con la salita, con la fatica del cammino, con il mal di piedi e di ginocchia, con il fiato corto, ti fermi, a volte, a guardare il panorama, pensi che valga la pena tutto quell'impegno che pian piano ti avvicina alla cima, riparti con più determinazione, a volte perdi il sentiero, a volte fai una scorciatoia, alla fine arrivi e pensi che ciò che sia veramente valso sia stata la salita, il cammino, più che il panorama. Per me l'essere genitori è questo. :)))