lunedì 24 marzo 2014

Narciso

E' spuntato.
Il primo.
Li ho interrati un po' tardi rispetto al dovuto e infatti sono un po' lenti nello sbocciare, ma piano piano arrivano.

Il narciso è un fiore che in questa casa si trova bene.
Un adolescente in casa è garanzia di narcisismo.

Ore ed ore davanti allo specchio a imparare a memoria tutti pori della propria pelle, ogni nuovo pelo di barba che spunta, un capello fuori posto, un muscolo che si svela finalmente, uno sguardo da duro e uno da tenero che si provano davanti a sè per mostrarli poi a tutto il mondo, un foruncolo che sembra occupare tutta il viso e ogni piccolo difetto che diventa abominevole. Ma in fondo in fondo trovarsi bello, anzi bellissimo come nessun altro e sentirsi come Narciso, senza il pericolo di cadere nello stagno!
L'adolescente, che la settimana scorsa è andato in Sicilia, è tornato tutto tronfio, felice come una pasqua per 4 giorni dedicati al cazzeggio più totale e, passi per le poche cose comunicateci durante il viaggio, passi per le NON-foto fatte a NON-documentare un tempo che doveva essere dedicato ad imparare qualcosa, passi il mancato Auguri papà! il 19 marzo, passi per l'entrare dalla porta davanti, per lasciare la valigia e uscire immediatamente dalla porta sul retro, con il telefono in mano per una telefonata al suo nuovo cuore, senza una parola sul viaggio a nessuno della famiglia, ma
I DUE PANINI AL PROSCIUTTO CHE MI AVEVA DETTO DI AVER MANGIATO IL GIORNO DELLA PARTENZA, MA CHE GIACEVANO ANCORA NEL SACCHETTO  VICINO ALLE SCARPE, LÌ DA QUATTRO GIORNI! VERDI! ORMAI E IMPIETOSAMENTE BUTTATI NEL SACCHETTO DELL'UMIDO!
 mi hanno proprio lasciato una brutta sensazione, bruttissima:
la sensazione che tutto quello che insegni, 
che pratichi con l'esempio, 
sia del tutto inutile, 
inesorabilmente D-E-L-T-U-T-T-O-I-N-U-T-I-L-E-!-!-!

3 commenti:

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