mercoledì 12 marzo 2014

Partenza


Sono le cinque.
La sveglia del cellulare suona.
Ieri sera le ho ascoltate tutte, le suonerie, per capire quella che mi avrebbe svegliato meglio, non possiamo fare tardi!!!
Le mie preoccupazioni sono inutili: al primo suono, la Mia Gatta, che mi dorme addosso, salta come una molla, mi sveglia lei, senza tanti complimenti, saltando come una furia giù dal letto, in cerca di rifugio dal rumore improvviso e sconosciuto.

Mi alzo, ho dormito in maniera interrotta stanotte, guardando almeno un paio di volte l'ora: mi succede sempre così quando devo preparare una partenza.
Vado in bagno, mi vesto velocemente e mi reco nella camera dei Principi.
Sposto il piumone del Piccolo e gli tocco la mano, per fare in modo che si svegli lui e non suo fratello che gli dorme accanto. Me la stringe e continua a dormire, mi intenerisce, ma devo tirarlo giù dal letto, a questo punto lo chiamo piano, si desta, intanto io scendo a preparare la colazione.
Poca cosa, perchè soffre il pullman.
Ieri sera ho preparato il tè, l'ho messo nel thermos.
Beviamo un po' di quello e lui mangia qualche crackers, per poter prendere la pastiglia contro il mal d'auto.
Nel frattempo scaldo i toast, che saranno il suo pranzo al sacco.
E' tutto pronto, la valigia, lo zaino, i documenti, i soldi, si deve solo vestire e lavare faccia e denti.
Gli chiedo un bacio ora, che magari dopo si vergogna di darmelo, davanti ai suoi compagni, mi abbraccia e mi bacia volentieri.
Siamo pronti prima del previsto, ma lui è ansioso, andiamo, farò la strada fino alla scuola a rallentatore, tanto non ci sarà in giro nessuno a quest'ora.
E invece mi sbaglio!
Non avrei mai immaginato che alle 5.30 di un martedì mattina ci fossero così tante auto già avviate verso mete che credo siano lavorative.
Gli uccelli cantano forte, è quasi l'alba, non posso andare a 20 km. all'ora, c'è gente dietro che ha i minuti contati.
Non avevo pensato l'emozione di mio figlio è anche degli altri ragazzi e infatti quando arriviamo, con 10 minuti di anticipo, c'è già qualcuno, per niente assonnato.
Sguardi aperti e trepidanti, i ragazzi si salutano e si dividono in maniera istantanea tra maschi e femmine. Le prof fanno l'appello: della classe del Piccolo Principe manca il Cavaliere Templare, che arriva con calma, molta calma, come al solito.
Sono pronti per mettere i bagagli nel vano del pullman. L'autista mi fa una bella impressione, mi sembra una persona tranquilla e in età da avere figli come i ragazzi che scorrazzerà per l'Europa di lì a breve, spero di non sbagliarmi. Gli studenti sono diligenti e ordinati, caricano e si mettono davanti alla porta per salire.
Ho perso di vista il mio Principe, ormai il saluto sarà dal pullman, con la manina. Una mamma si avvicina a sua figlia che vorrebbe darle un bacio, ma non ha il coraggio di fare la prima mossa, non in pubblico almeno! Penso che tra madre e figlia forse ci sia meno vergogna, che i maschi, se baciano la mamma, perdono un po' di reputazione.
E mi dispiace, perchè il mio Piccolo Principe mi ha sempre baciato, salutandomi, sempre, dal primo giorno di asilo, fino all'ultimo delle elementari, davanti a tutti e, prima di entrare nel portone, si girava per darmi un ultimo saluto con la mano, non si è mai tirato indietro e non gli è mai importato il giudizio, che peraltro non si è mai manifestato, degli altri, ma devo smetterla di fantasticare: ormai è grande! E' proprio il caso che ne prenda atto.
Invece mi sbaglio, di nuovo!
Lo vedo sbucare dal gruppo, si avvicina e mi dice ciao, accosta il suo viso al mio e mi dà il suo bacio, ne prendo un altro, ho voluto il bis, non mi sembra vero! Mi sorride ironico, ne ho approfittato e lui lo sa.
La mamma del suo compagno filippino che ha sempre un sorriso luminoso, di quelli che se lo guardi ti cambiano la giornata, mi dice "Che bello!" e io annuisco felice, anche perchè so che parla poco italiano, fa fatica ad esprimersi nella nostra lingua e  il commento che le è venuto dal cuore, per questo, vale di più.
Salgono e si sistemano.
Una ragazzina piange, ha nostalgia preventiva, anche questo un fuori-programma.
Si accende il motore, il pullman parte, i ragazzi salutano, il mio muove la mano come la regina Elisabetta, sa che ne riderò.
Domani tornerà, ho avuto poche notizie, qualche sms striminzito, ma sono sicura che se avesse bisogno chiamerebbe.
Mi è mancato.

9 commenti:

  1. Credo sia una "bella" prova per i genitori, chissà che meraviglia domani quando vi riabbraccerete!

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  2. che bello questo racconto di partenze... i nostri piccoli principi che diventano sempre più grandi... spero che il mio smetta il più tardi possibile di salutarmi con un bacio!

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    1. Quello del bacio è proprio un momento speciale. :)))

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  3. Che tenerezza... so già che tra poche ore toccherà anche a me, o almeno così sarà per me il tempo trascorso :)

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    1. Verissimo, quando da un momento all'altro te li ritrovi grandi e sono passati anni, che a te sono sembrate poche ore...verissimo... :)))

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  4. Spero che il viaggio sia stato una bella esperienza, ma a quell'età è talmente tutto una novità che di certo il tuo Principe si sarà stra-divertito! Se poi si parte con un bacio alla mamma, tutto è meglio ;)

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    1. E' tornato contento, con un sacco di foto, ha visto cose che gli sono piaciute e fatto esperienze nuove. Esito ottimo! :)))

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