domenica 25 marzo 2012

Con un poco di zucchero...10


...la pillola va giù!
Eccovi alla mia rubrica domenicale posterò dei pensieri che mi hanno lasciato lì, a riflettere. Da cui voglio imparare qualcosa.
Li condividerò con voi, chiedendovi di commentarli.

Oggi ho voglia di begli esempi femminili, di grandi donne, che non sono tanto famose, di cui non riconosceremmo il volto alla tv, ma che con grande coraggio e forza hanno incarnato il desiderio di un futuro migliore, per loro stesse e per i loro figli.
La donna che troverete, in queste righe che vi propongo, è Gemma, la moglie del commissario Calabresi. Il libro da cui ho tratto il brano è quello del loro figlio Mario, in cui lo stesso racconta la sua esperienza di figlio, la tragedia che ha condizionato la vita della sua famiglia e dà la versione dei famigliari delle vittime del terrorismo.
Gemma, allora, era una donna di 25 anni, aveva due figli piccoli e un altro in arrivo, è rimasta vedova  in una mattina di maggio.

- Numero 10 - 
(...)"Mamma trovò dentro di sè regole chiare su come dovevamo comportarci: mai una polemica, mai una parola di troppo, rispetto e gentilezza per tutti e soprattutto fiducia nella magistratura. "Non cerchiamo vendette, cerchiamo giustizia e accetteremo i verdetti che verranno" ci disse con chiarezza all'alba della prima udienza, mentre eravamo seduti in cucina. "Ho fatto di tutto perchè non cresceste nel rancore e nell'odio e non voglio certo che adesso si rovini tutto." Passò molte notti seduta sul bordo del letto di Luigi a consolarlo. La sera del giorno in cui in aula venne rievocata nei dettagli la mattina dell'omicidio la sentimmo parlare a bassa voce con lui per ore. Cercava un filo che lo tenesse legato al presente, a un'idea di futuro, non voleva perderlo, inghiottito dal dolore per non avere mai visto suo padre, per essere nato dopo. E allora parlava e parlava per assorbire la rabbia, per trasformare la sofferenza in qualcosa di più gestibile." (...)
tratto da SPINGENDO LA NOTTE PIU' IN LA'  di Mario Calabresi

Questa immagine mi ha commosso profondamente e non posso che ammirarne la forza.

4 commenti:

  1. Ha commosso anche me quel passaggio, il libro in generale mi è piaciuto moltissimo.
    Buona giornata :)

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    1. Sì, tutto il libro è molto bello e la figura di questa madre che con addosso tutto quel dolore riesce a crescere il suoi figli, ad andare avanti senza condannarli all'odio, perchè sa che l'odio non fa vivere, è stata per me una vera illuminazione.

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  2. Non ho letto i libri, ma ho tre figli. Quindi, m'immedesimo comunque.

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