martedì 3 dicembre 2013
Max 5 pezzi
Lasciatemi condurre una questione apparentemente inutile.
E' una questione che mi fa pensare da un lato che gli italiani non cambieranno mai e dall'altro che forse ancora c'è speranza.
Mi spiego.
Mio Marito ed io andiamo all'Ikea.
Siamo in cerca di alcuni dettagli per la cucina.
Visto il Natale imminente, molto dello spazio è occupato dagli addobbi e quello che cerchiamo non c'è.
Prendiamo solo 4 cose, piccoli contenitori.
Le casse sono piene, la gente acquista mobili e riempie i carrelli (in arrivo la ripresa economica!?).
Dopo un veloce sopralluogo alle casse per cercare quella con meno fila, mi accorgo di quella con "Max 5 pezzi".
Ci mettiamo in coda.
Un uomo con un carrello pieno sta scaricando le sue cose sul tapirulan (perdonate l'italianismo) , la cassiera gli fa presente che ha sbagliato cassa, lui dice che non ha visto il cartello, la cassiera non fa una piega e continua il suo conto.
Il signore successivo ha anche lui un carrello pienissimo, di nuovo la cassiera fa presente e lui risponde che non sarà nè il primo nè l'ultimo a non rispettare il cartello. Ma che bravo!!!
La signora attempata davanti a noi ci guarda imbarazzata, anche lei ha più di 5 cose nel carrello e mi dice che non ha visto il cartello.
Io le faccio presente che ora lo sa e non è giusto che per colpa sua e dei precedenti "distratti", noi siamo in coda quando dovremmo essere già fuori.
Mi scoccia molto quando qualcuno fa il "furbo", perchè non è giusto che per il vantaggio di uno solo, gli altri ci vadano di mezzo.
La signora è visibilmente imbarazzata, ma non fa un passo per rimettersi nella fila giusta, anzi dice che c'è molta gente e quindi non può certo spostarsi e aspettare più di quel che aspetterebbe qui.
Io la guardo serissima, lei fa di tutto per non guardarmi più.
Premesso che le cassiere avrebbero dovuto far rimettere le cose nei carrelli dei clienti maleducati e invitarli a spostarsi per permettere a chi rispetta le regole di accedere alla cassa (siamo pur sempre in un tanto decantato grande magazzino del tanto decantato nord Europa, cavolo!), mi chiedo perchè non ci sia il minimo rispetto per gli altri! Perchè non ci si senta in dovere di rispettare le regole!
E' così facile: hai meno di 5 pezzi? mettiti in coda! hai più di 5 pezzi? cambia cassa! Facile-facile!
Invece no, c'è sempre chi prova a fare il dritto e se gli va bene pensa anche di essere nel giusto, di essere in diritto di calpestare le regole e a chi viene danneggiato, non solo non viene riconosciuto il disagio, ma viene anche mortificato per il suo senso civile.
Cosa c'era di positivo in questa esperienza?
Che la coppia giovanissima, davanti alla signora attempata, era in regola: 3 pezzi.
Che la maggior parte delle persone era alle casse normali e quindi, in percentuale, gli scorretti erano pochi.
Ma la generazione passata, che tanto si lamenta dei giovani, che tanto si sdegna di fronte all'Italia che abbiamo, si comporta male e quella successiva, che viene spesso mortificata, invece rispetta le regole! Qualcosa non quadra...
Questo episodio mi è sembrato esemplificativo, mi fa riflettere sul nostro modo di intendere la società, di come ci prendiamo delle libertà a danno degli altri e di come ci sentiamo anche nel giusto nel farlo!
Cosa aggiungere?...
...Vi invito alla tolleranza zero con chi non rispetta la fila! ;DDDD
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non vorrei essere polemica, ma se stiamo come stiamo non è certo colpa di chi ha 16- 20 che magari ancora non mai votato.Se stiamo come stiamo è anche (non solo!) colpa del fatto che si siano sempre protetti e straprotetti i padri senza mai pensare ai figli. E così ci saranno tanti genitori che mantengono i figli disoccupati con la loro pensione, ma ci sono pure tanti figli che pagano con il loro stipendio una pensione troppo alta ai loro stessi zii, nonni e parenti. Non per nulla la generazione del 68 è stata la più più fortunata e la più tutelata...
RispondiEliminaScusate ma ultimamente son tanto amareggiata...
I problemi dell'Italia e degli italiani sono complessi, perchè siamo complessi. Siamo difficilmente traducibili per tutti gli altri popoli del mondo e ciò che funziona da altre parti, qui non funziona. Detto questo, il fallimento della generazione del '68 è davanti a tutti: la mediocrità esaltata a dirigenza, la libertà mia che vale più della tua, il voglio tutto a qualsiasi prezzo. Tutte queste contraddizioni, incoerenze, sono pagate da tutti quelli che non sono mediocri, che sono liberi, che sanno cosa è davvero necessario. Tutti gli ideali di cui si riempivano la bocca giovani sessantottini ignoranti e presuntuosi si sono infranti contro la realtà, ma chi paga il prezzo sono i loro figli, i loro nipoti.
EliminaMa non è troppo tardi, i giovani sono meglio di chi li ha cresciuti, bisogna non far loro perdere le speranze.
Sfondi una porta aperta con me! Io sono proprio intollerante (educatamente, certo) conchi fa il furbo alle casse!
RispondiEliminaDovremmo essere tutti un po' più intolleranti verso le scorrettezze e più tolleranti verso i reali bisogni...come sempre è questione di equilibrio. :)
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