lunedì 21 maggio 2012

Riflessione

Scusatemi per oggi.
Non scriverò molto e non navigherò sul web come al solito.
Ho passato la mattina stirando e mi sono vista tutti i programmi di approfondimento giornalistico.
Non riesco a scrivere nulla di divertente e mi sembra di non aver nulla di importante da dire.
Il terremoto e l'attentato riempiono la mia testa.
Una cosa accomuna i due terribili eventi: la sensazione di vulnerabilità.
Siamo vulnerabili.
Non riesco a fare a meno di pensare a una battuta di un film, che mio Marito ripete spesso per sdrammatizzare.
"Potrebbe andare peggio: potrebbe piovere!" 
(Frankenstein Junior di Mel Brooks)
EBBENE, OGGI PIOVE!

8 commenti:

  1. Cara,
    confermo quello che ho scritto ieri.
    E aggiungo: sorridiamo, perché il sorriso è la base da cui partire e ripartire.
    A presto!
    :)

    RispondiElimina
  2. Cara Ninin, ha ragione tuo marito..io aggiungo spesso che ogni giorno regalato e ti garantisco che sono un'inguaribile ottimista ;-)

    RispondiElimina
  3. Care DAMMI LA MANINA. ARTEMAMMA, SCLEROS,
    vi ringrazio per il vostro commento e so che lo stato d'animo di tante persone oggi non è "propriamente sereno".
    Domani è previsto sole, speriamo bene per gli sfollati. :)

    RispondiElimina
  4. Io invece sono cinica...
    Buona serata e speriamo che domani ci sia il sole :)

    RispondiElimina
  5. Queste catastrofi naturali e queste umane tragedie non possono non destare solidarietà e compartecipazione. Siamo tutti sulla stessa barca e in qualche modo tutti prima o poi facciamo i conti con delle vere e proprie tragedie che in qualche modo ci fiondano addosso cogliendoci spesso impreparati. Io reagisco al dolore, mio a quello dei miei cari, a quello del prossimo e a quello delle persone lontane cercando di trovare la forza per alzarmi la mattina e regalare un sorriso. Lo faccio per gratitudine nei confronti di chi mi ha cresciuta, per ringraziamento al Signore che mi vuole ancora viva e per rispetto di chi soffre e di chi sta vivendo dei lutti, dentro e fuori del proprio cuore. L'inferno può attendere, il paradiso no, è questo quello che mi ha insegnato una persona a me molto cara che lentamente è divorata dal cancro. L'inno alla vita è la più grande preghiera che possiamo rivolgere al cielo, quando anche lui, come oggi, piange!

    RispondiElimina
  6. Ho acceso il pc ieri per scrivere le mie sensazioni post-terremoto in un post.
    Ho fatto solo quello. Non avevo voglia di leggere niente, solo di scrivere.
    Stamattina, invece, leggo. Pian piano si prova a cercare la normalità...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero che la normalità sia al più presto, un bacio. :)

      Elimina

Lasciami il tuo pensiero...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...