mercoledì 1 febbraio 2012

Vittima dell'altruismo


Perdonatemi se vi annoio con le mie esperienze di madre, ma questa storia, val la pena, raccontarla.
E' in tre atti, ma non è commedia. E' vita vera! Con l'Adolescente!

Primo Atto. 
Dell'arte di crescere in contraddizione

Qualche giorno fa il Principe Felice deve andare a preparare non-so-cosa-scout a casa di un suo amico di reparto.
Lo chiamo per la colazione alle 8.45, lui doveva essere là alle 9.30.
P.F.: "Cosa mi posso mettere sotto il maglione nuovo?"
Il maglione nuovo è un maglione, in puro acrilico, che io ho trovato in saldo a € 6.90 e che, essendo da "randa" (trad.: randagio),  ero sicura gli sarebbe piaciuto moltissimo.
Io:"Ci va qualcosa in tinta unita: bianco, nero, grigio, blu, colori non sgargianti"
P.F.:"Non ho niente che vada bene" 
Tradotto: è tutto da lavare.
Io:"Metti quella camicia antracite, che non metti mai"
P.F.:"Non mi va bene"
Io:"Provala"
Si mette davanti a me a torso nudo e si prova la camicia.
Io:"Ma la canotta non la metti?"
P.F."Non ho freddo"
Io:"Sì, ma è meglio avere qualcosa a contatto con la pelle"
P.F.:"Io sto bene così, non son più un bambino"
Siccome mi sono appena alzata e non ho voglia di discutere, taccio.
Scende al piano di sotto e io, due minuti dopo, lo seguo: mi ero illusa che, per la voglia di andare, si fosse lavato la faccia, avesse acceso il gas sotto il pentolino del latte e avesse iniziato a fare colazione, insomma tante cose da grande!
Invece, lo vedo.
Sul tappeto.
In ginocchio.
Con due Minifigures Lego di suo fratello in mano.
Si volta.
Mi guarda.
Sorride.
E' in piena azione assassina: un Minifigures minaccia l'altro con la spada laser! Ppsshh! PPshh!
Lo guardo.
Gli dico con la forza della mente:"Ma cosa fai?!"
Gli dico con la bocca:"Ma cosa fai? Ma non eri grande!?"
Lui mette giù i Minifigures, gli scappa una risata e io sconsolata vado ad accendere il gas sotto il pentolino.

Secondo atto
Dell'arte di farsi invitare, senza chiederlo

Mi telefona da casa del suo amico scout, da cui è andato in bicicletta.
P.F.:"Ciao mamma, cosa faccio?"
Io:"Sono le 11.15, se hai finito, vieni a casa"
P.F.:"Ah...vengo a casa?"
Io:"Sì, figlio mio, anche tu hai una casa"
P.F.:"Va bene, allora arrivo"
Passano 5 minuti.
P.F.:"Ciao mamma, senti, qui, la mamma del mio amico mi ha chiesto se sto da loro a mangiare, posso?"
Io so che i genitori del suo amico sono gentili e che hanno piacere a tenerlo a pranzo, ma so anche che non conoscono fino in fondo il Pri. Felice e come tutti sottovalutano il suo talento.
Io:"Non è che ti sei autoinvitato?"
P.F.:"No, no, me lo hanno chiesto loro!"
Io:"Non ti sembra che la tua presenza sia un po' invasiva?"

P.F.:"Amico scout, ti sembra che io sia invasivo?"
Amico scout:"No, no, non  lo sei"
P.F.:"Mamma, ma sei arrabbiata?" facendosi ben sentire dal suo amico.
Io:"Pri. Felice non dipingermi come una strega, non sono arrabbiata, ma tu ringrazia e non essere maleducato"
P.F.:"Non ti preoccupare, ci vediamo alle 13.30, va bene?"
Io:"Va bene"

Terzo atto
Dell'arte di risultare vittima dell'altruismo

Suona il campanello.
P.F.:"Sono io...ciao e grazie, ci vediamo domani"
Portiere che sbattono, voci confuse: "A domani, ciao", "Ciao Pri. Felice"
Io, dal piano di sopra:"Pri. Felice!!!"
Piccolo Principe:"E' in garage, sta mettendo a posto la bici!"
Io:"Ma lo hanno accompagnato a casa?"
Piccolo Principe:"Sì, in macchina, hanno caricato su anche la bici"
Arriva il Pri. Felice.
Io:"Ma ti sei fatto anche accompagnare a casa?"
P.F.:"Mamma, io non volevo, gliel'ho detto, vado a casa in bici, ma loro hanno detto che pioveva e hanno insistito"
Io:"Non potevi farti prestare un ombrello, è pioggerella!?"
P.F.:"Non ci ho pensato. Ma gliel'ho detto che non c'era problema, per me, venire a casa in bici, loro invece hanno deciso così, non ho potuto replicare oltre, non volevo essere maleducato..."
Io:"Insomma sei vittima dell'altrui altruismo! Tu non vorresti essere aiutato e la gente ti impone il suo aiuto! E, guarda caso, fa proprio quello che vorresti facesse!"
Lui mi guarda, ride e mi dice :"Ma non agitarti, non è successo niente!"
Io:"Non mi agito. Sistema la tua roba che è per terra, dividi lo sporco dal pulito e porta giù quello che è da lavare"
Lui fa quello che gli dico e, poi tentennante, mi chiede:"Il mio AmicoAlto mi ha chiesto se stasera posso andare da lui a guardare la partita. Posso?"
Non gli rispondo.
P.F.:"Beh... sì...forse è meglio non esagerare, sono stato via fino ad ora..."

Beh, voi direte, e allora?!
In sostanza, lui è talemente educato e carino (con gli altri!) che nelle persone scatta l'istinto protettivo e fanno quello che lui vorrebbe senza che lo chieda.
Ovviamente sono contenta che trovi qualcuno che lo tratti bene e che lo consideri un bravo ragazzo, in realtà lo è, ma vorrei che recasse meno disturbo possibile e fosse più indipendente...
...o forse lo invidio un po', perchè ottiene quello che vuole senza troppa fatica...
ma fino a quando?

2 commenti:

  1. Fossi in te non mi preoccuperei. A me succede ancora! :-)

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    Risposte
    1. E' che, a volte, mi spaventa la sua intraprendenza...

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