martedì 28 febbraio 2012

Una storia giallina


Vi vorrei raccontare oggi una storia in giallo, o meglio una Storia Giallina.
Non è tanto la trama in sè che mi ha colpito, ma il contorno che credo sia un tantino fuori dal comune.
Allora, come tutte le storie serie inizia così...
C'era una volta , in un luogo chissà, in un tempo chissà, una bambina.

Questa bambina, che chiameremo Campionessa, era molto brava in uno sport individuale.
Campionessa vinceva spesso delle coppe e delle medaglie e un giorno la sua maestra le chiese di portare i trofei a scuola in modo da poterla ritrarre con tali preziosi riconoscimenti.
Campionessa iniziò così a portare a scuola i suoi trofei.
I suoi compagni dovevano farsi ritrarre con lei in queste immagini.
Prima tutti insieme, poi con i maschi, poi con le femmine e da ultimo solo con due delle sue migliori compagne, che lei sceglieva accuratamente.
Questa abitudine andò avanti per 4 anni, fino a che successe qualcosa di misterioso.
Dopo l'ennesimo ritratto, la medaglia, portata insieme alla coppa, sparì.
Panico.
"Non trovo più la medaglia!" disse Campionessa "L'avevo lasciata lì e ora non c'è più!"
"Qualcuno ha visto la medaglia di Campionessa?" chiese allarmata la maestra.
Nessuno ne sapeva niente.
"Non può essere sparita, qualcuno l'ha presa" sollecitava la maestra, intanto che Campionessa iniziava a preoccuparsi seriamente.
"Io so chi l'ha presa, dite la verità, restituite  la medaglia" a questo punto disse la maestra, vedendo che i compagni si guardavano in giro abbastanza stupiti e interdetti.
La maestra guardava insistentemente Caprio Espiatorio, il compagno, non a caso maschio, che di solito combinava guai. Lui, che era vero che di solito era pestifero, questa volta sembrava proprio all'oscuro del fatto, ma la maestra non sembrava affatto convinta.
"Va bene, farò chiamare il direttore e, se non salterà fuori il colpevole, controlleremo nelle cartelle. Siamo in contatto con i gendarmi e il ladro verrà punito" diceva, sempre più determinata, la maestra.
Nel frattempo i compagni, sempre più preoccupati del direttore, dei gendarmi, delle punizioni dei propri genitori, cercavano di capire dove fosse finita la medaglia.
Campionessa, terrorizzata dall'arrivo del direttore, che, a detta della maestra avrebbe trattenuto la sua medaglia, ordinò a una sua fidata compagna di confessare il furto. La sua fidata compagna confessò il furto alla maestra che si mostrò stupita, ma iniziò a farle la ramanzina. Alla vista di tale ingiustizia, due compagni (pensate bene: maschi!) intervennero, dicendo che la bambina che aveva confessato non era la colpevole, ma semplicemente obbediva alla Campionessa, per amicizia. La maestra a questo punto non capì più nulla, ma per uno strano movimento del destino, la medaglia saltò fuori. Era sotto la cartella di una compagna, una di quelle scelte da Campionessa per fare il ritratto-con-le-tue-migliori-amiche.
Stupore e meraviglia!
La bambina in questione disse subito che lei non c'entrava, che non aveva rubato niente e che non sapeva come la medaglia fosse finita lì sotto.
A questo punto, dopo l'ennesima sollecitazione della maestra, il colpevole uscì allo scoperto.
Era stata un'altra compagna, una un po' riservata, solitamente molto educata, (per inciso non compresa nel ritratto-con-le-tue-migliori-amiche) che confessò, piagnucolando, di aver voluto fare un innocente scherzetto.
La questione si risolse, la verità era venuta a galla, la medaglia restituita e la vittima risarcita. La colpevole fu consolata dal pianto.

Questa è la storia, solo una storia.
  1. Vi è piaciuta? 
  2. C'era abbastanza suspence? 
  3. Giustizia è stata fatta?
AVVERTENZA PER I LETTORI:  
LE RIGHE CHE SEGUONO SONO DICHIARATEMENTE POLEMICHE, 
SE NON NE VOLETE SAPERE, 
FERMATE QUI LA VOSTRA LETTURA!




Se avete dato risposta alle 3 domande precedenti, allora mi permetto di farvene delle altre, qualcuna molto retorica, sicuramente tutte POLEMICHE.
Ora vi chiedo:
  1. E' necessario fare ritratti con Campionessa ogni volta che vince una medaglia?
  2. E' necessario farle scegliere due-amiche-migliori per la posa?
  3. E' obbligatorio dare la colpa sempre a Capro Espiatorio?
  4. E' obbligatorio pensare che il colpevole sia sempre un maschio?
  5. Se il colpevole fosse stato Caprio Espiatorio, se la sarebbe cavata con una consolazione?
  6. Quanto bravi e coraggiosi sono stati i compagni a togliere la falsa colpevole dall'inganno?
  7. Quanto ci vuole a capire che, mettendo in continua evidenza i meriti di qualcuno, si innesca rivalità e invidia in chi vorrebbe essere a sua volta essere messo in evidenza?
  8. Quanto ci vuole a capire che i maschi non sono per forza peggio delle femmine e che bisogna valutare le persone (sì, anche i bambini sono persone) per quello che sono e non per la simpatia che ci muovono?
  9. Quanto ci vuole a capire che  i bambini non vanno ingannati con minacce fasulle (vedi gendarmi), ma rispettati, trattandoli con onestà (della serie "Se non ti piacciono le bugie, non dirle")?
  10. Ultima domanda:

A QUESTE DOMANDE ESISTE RISPOSTA O BISOGNA RASSEGNARSI?
P.S.: 
ci tengo a precisare, che io non sono la mamma del Caprio Espiatorio!

8 commenti:

  1. Questa cosa è successa davvero dunque. Sembrava una storiella così... Sono d'accordo con tutte le tue domanrisposte (ho coniato un nuovo termine, visto?) ma vorrei aggiungere che 'sta campionessa, fossi stata ancora piccola, l'avrei suonata come un tamburo! Tutta questa cerimonia per ogni suo trofeo me l'ha resa antipatica

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    1. Posso usare anch'io il tuo termine, quando ne avrò occasione?
      Per la Campionessa: sai, credo che come al solito i "grandi" ci mettano il carico da novanta, quando una persona ha un talento è giusto valorizzarlo, ma non a scapito degli altri, deve diventare un valore aggiuntivo e non sottrattivo (di buon senso!).
      Penso che sia giusto educare all'ammirazione, ma non all'invidia, che ti rende la vita cosi' pesante...
      Per la "cerimonia del trofeo" poi, sottoscrivo quello che dici.

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  2. Questa storia mi ha lasciato l'amaro in bocca cara Ninin. Sono d'accordo con te in tutto. E' tutto sbagliato in questa faccenda. Sono proprio questi gli atteggaimenti adulti che provocano danni irreparabili nei bambini. E' un argomento che mi sta a cuore proprio tanto

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    1. Anch'io sono amareggiata, perchè quando ne sono venuta a conoscenza , non ci potevo credere, mi sembrava impossibile e, invece,...
      Noi adulti, io compresa, dovremmo più spesso metterci nei panni dei bambini. :(

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  3. Concordo: è tutto sbagliato. Chi viene messo troppo sul podio, anche una volta che la gara è terminata, avrà una visione distorta di sé stesso e del "pubblico".
    Buonanotte!

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    1. Anche questo aspetto che tu sottolinei non è secondario, penso che i bambini abbiano bisogno di compagni e non di rivali, la vita non può sempre essere una gara, qualche volta è necessario rilassarsi!!

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    2. Credo che sia doveroso dire qualcosa a questa maestra!!!!

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    3. Come al solito i bambini hanno capito perfettamente la situazione e si sono fatti un'idea precisa dei limiti degli adulti. Questo caso è chiuso.
      Ma la prossima volta, perchè credo che qualcos'altro succederà di qui alla fine dell'anno, non mi scappa!

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