mercoledì 27 giugno 2012

Per chi ha le ali...


Sabato pomeriggio mi chiama l'Amica Gemella (vi ho già promesso che prima o poi ve la descrivo), che come sapete è anche mia figlioccia.
Mi chiama per chiedermi se avevo qualche ora libera, per aiutare lei e una sua amica a fare una borsa.
Si informa sul materiale da portare e...dopo un po' mi ritrovo in casa due "cocorite".
Ve ne parlavo giusto in quel post di come, ciciccicpicicicipicicici, le ragazzine parlano così tra loro.
Queste due poi sono molto amiche e quindi il cinguettio è ancora più intenso.
Hanno 11 anni di leggerezza, non sono più bambine, ma neanche ragazze, è un momento bellissimo questo, in cui sono spensierate, ma sveglie e femminili...tra qualche tempo diventeranno donne.
Loro due poi, hanno gli sguardi di intesa che solo le amiche hanno, un codice fatto di gestualità e parole che loro sanno interpretare e che tu fatichi a capire, perchè tu sei grande e  la tua lunghezza d'onda ormai è diversa.
Comunque si presentano qui con la stoffa, l'ago, il filo, la riga e mille ditali troppo grossi per le loro dita minute.
Decidiamo che forma dare alla loro borsa.
Misuriamo, spilliamo, tagliamo.
Ognuna decide come decorare la propria creazione.


Cucirò io il tutto con la macchina da cucire, ma loro vogliono sapere come si cuce a mano, come si tiene l'ago, come si usa il ditale, sono molto serie nella loro voglia di imparare.
Sapete già che ho minime conoscenze, ma mia mamma mi ha insegnato e io insegno loro, il necessario per oggi.
Mostro loro come fare il nodo al filo, qual è la giusta posizione da tenere, come infilzare la stoffa e loro cuciono, cuciono un po' storto, un po' dritto, un po' largo, un po' stretto.
Ci vuole pazienza, ci vuole pratica, ci vuole la voglia e loro danno proprio soddisfazione!
Vogliono imparare a cucire un bottone.
"Così non disturbo la mia mamma, quando me ne si stacca uno!"
Cosa dire di fronte a questa richiesta?
Un bisogno semplice, una cosa che qualcuno giudicherebbe banale: io l'ho trovata meravigliosa, la voglia di essere indipendenti, di essere capaci, di raggiungere una competenza che ci rende più liberi, di non pesare sulla mamma, quante cose in una piccola richiesta!
(Le femministe rabbrividirebbero, ma io penso che "impara l'arte e mettila da parte", non metto etichette alle capacità e ho deciso che quest'estate i miei maschiotti impareranno a cucire)
Hanno attaccato il loro bottone, soddisfatte.
Patatine per due, pettegolezzi sui compagni di classe (il Piccolo Principe nel frattempo si era dileguato), gioco e scherzi sull'amaca.
Che soddisfazione! Ho accolto due cocorite e mi sento leggera come una farfalla!




14 commenti:

  1. Meglio cocorite che scimmie urlatrici, come le gnome...
    (Ma richiedetemelo quando saranno tre cocorite...)

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  2. Che brava e che pazienza ;D!
    Ho l'impressione che ti sia divertita come o più di loro! Il risultato è carinissimo ;D!

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    1. Mi è piaciuto tanto guardarle, che voglia ci hanno messo, che spensieratezza, che soddisfazione! Come sono belle le ragazzine! :)

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  3. È bello ogni tanto rivedere attraverso i loro occhi. Anche a me piace sentirle parlare tra di loro. In spiaggia è un continuo Cipiccicipi :-)
    Oh! Ma quanto sono belle quelle borse!!!!

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    1. E' pieno di cocorite e al mare saranno ancora più gioiose!
      Per le borse, le ideatrici sono assolutamente loro!! ;D

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  4. che pazienza! brava! e le borse sono belle come al solito!

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    1. Grazie, ma questa volta la pazienza non era necessaria, è stato un piacere. :)

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  5. È una bella e ingrata età, me la ricordo ancora... sei stata bravissima!

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    1. I miei 11 anni sono stati il confine della mia infanzia, giocavo ancora con le barbie, ma, dopo qualche mese, non sapevo più come si faceva, non mi divertivo più ... :)

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  6. Che brava! Io ho cercato di imparare a cucire quando avevo circa 9 anni, da una sarta che mi ha insegnato i primi rudimenti (so attaccare un bottone e rammendare ma niente più, putroppo!). In questi tempi di cellulari, computer e social network, c'è ancora voglia di imparare a cucire!Brave queste le ragazze!

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    1. Credo che l'idea di ideare qualcosa e poi vederla realizzata, sia la molla che alimenta la nostra creatività, anche in tempi "virtuali" come i nostri. :)

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  7. Condivido in pieno l'idea di insegnare anche agli uomini ad attaccare un bottone. Sia perché è fondamentale che siano autonomi in casa tanto quanto una donna, sia per il forte valore simbolico che ha ai fini della parità tra i sessi

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    1. Aggiungo a quanto dici che, solo quando si sa fare un po' di tutto, si è veramente liberi di scegliere ciò che ci piace fare.
      Penso sia una regola universale, senza differenziazione di genere. :)

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