domenica 2 settembre 2012

Con un poco di zucchero...25


Oggi dovete perdonarmi, la ripresa di questa rubrica doveva essere entusiasta: ho letto diversi libri questo mese e avevo pronti tanti passi carini da proporvi, ma l'altro giorno è successo qualcosa.
Lo avrete sicuramente sentito dai telegiornali e ai più sarà apparsa come una notizia tra le altre.
A me, che sono cresciuta e ho coltivato la mia fede religiosa, cercando di seguire le sapienti strade che lui indicava, è risultato un lutto grave.

Il cardinal Martini è morto, era malato da tempo, era molto anziano.
Era una delle voci più luminose, libere, sagge e aperte che la Chiesa è possedeva.
Chi non lo ha conosciuto, forse non si rende conto della perdita: il modello di cristiano cattolico che proponeva, è l'unico che attualmente può essere considerato nello stesso tempo moderno e aderente al Vangelo, tutti gli altri risultano arcaici, fuori dal tempo e intolleranti al suo confronto. A mio parere la Chiesa, prima o poi dovrà fare i conti con questo.
Questo breve passo, che vi lascio, è tratto da un libro ricavato da una conversazione, fatta a Gerusalemme dove lui si era ritirato dopo la pensione, tra lo stesso cardinale e un teologo gesuita austriaco Georg Sporschill.
Ho scelto proprio questo, perchè definisce anche il mio modo di essere cattolica, quello a cui tendo e l'unico, a mio parere, che porta alla pace e alla comprensione tra gli uomini.

- Venticinquesima pillola -
(...) Io sono cattolico, i miei genitori erano cattolici e mi hanno educato nella Chiesa. Avrebbe anche potuto essere diverso. Proprio come i rapporti che ci vengono donati. Per caso o di proposito. Quando vieni introdotto in una confessione religiosa, affronti anche delle prove. Quando diventi adolescente o adulto, devi decidere che cosa vuoi davvero. Alcuni cambiano appartenenza religiosa, altri non ne fanno più nulla.
Nella mia lunga vita ho incontrato diverse Chiese e comunità religiose. In molte comunità a me estranee ho trovato conoscenti e amici, anche nell'ebraismo e nell'islam.  Tuttavia, ciò non mi ha mai portato a pensare di non volere più essere cattolico. Al contrario, più vivo insieme ad altri, più amo la Chiesa. Posso solo raccomandare il contatto con fedeli di altre confessioni; ti chiederanno: perchè sei cattolico? Un musulmano ti domanderà perchè sei cristiano. Allora cercherai una risposta e darai testimonianza. Sarai felice di essere cattolico e altrettanto felice che l'altro sia evangelico o musulmano. Queste diverse famiglie esistono per aiutare il maggior numero possibile di persone a trovare una patria in Dio. Le comunità religiose servono a formare gli uomini e a fortificarli, a guidarli nel cammino verso Dio.
Come ogni rapporto, anche il nostro essere nella Chiesa ha i suoi alti e bassi. Con la Chiesa percorriamo una strada. Cattolico significa universale. E' un invito a tutti. Evangelico significa vivere secondo il Vangelo. Anche a questo siamo tutti invitati. Ortodosso significa conforme ai principi della dottrina. Siamo ortodossi, evangelici e cattolici, ogni cristiano può rivendicarlo. Tuttavia, ciascuno di noi appartiene a una determinata famiglia, che si distingue da un'altra.
La fedeltà alla famiglia è importante. Non dobbiamo scappare quando la situazione si fa difficile. E' proprio allora che la cosa diventa interessante e che ogni individuo è importante. Una Chiesa che invecchia ha urgente bisogno di giovani che la rendano forte. La Chiesa ha bisogno di me e di te, il che è umano e accattivante, forse più di una Chiesa pomposa o potente. La nostra Chiesa ha delle debolezze. Con questa consapevolezza, ci uniamo e ci fortifichiamo a vicenda.(...)

tratto da CONVERSAZIONI NOTTURNE A GERUSALEMME 
di C.M.Martini e G.Sporschill

La cosa che spero con tutto il cuore, è che la luce che ha acceso, non si esaurisca.
Voi lo conoscevate? Anche per voi è stato importante?

2 commenti:

  1. Io sono un dubbioso che però non smette di ascoltare, né di pensare.
    Martini è una figura enorme, come uomo prima di tutto (il suo ruolo politico e sociale a Milano, nel suo lungo episcopato, è stato fondamentale negli equilibri di una città messa in ginocchio dal terrorismo, dall'edonismo della milano da bere, dalla corruzione, dalla politica senza ideali. Senza giudicare nessuno, offrendo solo letture intelligenti della realtà, condivisibili anche da chi non partecipava alla sua fede, anzi, forse ancor più da loro, i più assetati di giustizia.

    Qualcuno mi ha detto che in privato non era gradevole. Non so se crederci, alla fine non ce lo vedo.
    Credo che la chiesa e i laici abbiano perso un'altra bella mente. Ne restano sempre meno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sottoscrivo l'opinione che hai dato della sua personalità pubblica.
      Posso aggiungere che conosco diverse persone che lo hanno conosciuto direttamente: era un uomo di una fine intelligenza, coraggioso nelle scelte, coerente nel comportamento, istruito e aperto, giusto e profetico nella guida del popolo cristiano, sicuramente si circondava di collaboratori pensanti e non da ruffiani. Per taluni già questo può essere sgradevole...
      Non so se fosse simpatico in senso stretto, non era una persona sguaiata nel riso, di certo era ironico e aveva senso dell'umorismo.
      Ma la cosa più importante è che amava i giovani , ai quali riconosceva un importante ruolo di rinnovamento della società ed è stato, in questo senso, sempre un grande sostenitore della forza vitale che il giovane ha insita.

      Elimina

Lasciami il tuo pensiero...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...