La rubrica oggi conterrà un pensiero di Ennio Flaiano.
Quest'anno sono 40 dalla sua morte, un giornalista? Uno scrittore? Un profeta? Non saprei, so però che era un uomo maliconico ed estremamente intelligente.
Ve ne lascio traccia.
- Numero 34 -
(...) I nomi collettivi servono a far confusione. "Popolo, pubblico...".
Un bel giorno ti accorgi che siamo noi.
Invece, credevi che fossero gli altri. (...)
tratto da DIARIO NOTTURNO di E. Flaiano
Che dono saper usare le parole!
E' verissimo!
RispondiEliminaDura realtà! ;)
EliminaDavvero un dono prezioso, peccato che sempre più spesso le parole vengano usate a caso, senza conoscerne neanche il significato.
RispondiEliminaE' un'arte saper usare le parole e ogni arte ha bisogno di dedizione e pazienza! ;)
EliminaFlaiano era un genio. Riusciva a fulminare la verità con una frase, spesso paradossale.
RispondiEliminaGrazie per averlo ricordato! Un abbraccio
Ma figurati!
RispondiEliminaScopo di questa rubrica è proprio quello di regalare qualche minuto di riflessione a volte leggera, a volte impegnativa, a volte "fulminante"!
Sono d'accordo sul tuo giudizio su Flaiano, ogni tanto apro uno dei suoi libri e trovo un sorriso, anche se spesso amaro. :)
Non lo conosco!
RispondiEliminaAllora devi assolutamente leggere qualcosa di suo! ;)
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