Papabile e... santità

Il post che mi appresto a scrivere è uno di quelli che si può sinceramente evitare.
Nel senso  che potrebbe scocciare, al lettore, perdere del tempo a leggere le mie opinioni sul papa che verrà.

Oggi è la vigilia di un giorno importante per la Chiesa e per i cattolici.
La scelta di un papa non è mai un atto prettamente "umano", per chi è credente, l'azione principale è quella dello Spirito Santo.
Cioè lo Spirito dovrebbe guidare le mani dei cardinali, che dovrebbero scrivere il nome che lui suggerisce.
Allora, non sempre quello che lo Spirito suggerisce viene ascoltato dai cardinali, troppo presi dai loro calcoli umani, perchè uomini sono, eh!
Qualche volta, invece, i loro calcoli sono resi vani dall'azione energica dello Spirito: l'elezione di Giovanni XXIII ne è una prova, loro lo avevano eletto perchè era vecchio e ipoteticamente poco attivo, lui ha aperto il Concilio Vaticano II, una rivoluzione vera e propria, tiè!
Oppure all'ultima elezione, i cardinali hanno scelto BenedettoXVI per non fare quelle innovazioni che loro stessi  temono come la peste, e trac! Lui, guidato sicuramente dallo Spirito Santo, si dimette!
Ora i giochi sono aperti di nuovo: si può andare avanti così, lasciando la Chiesa nella fissità che non appartiene più agli uomini, oppure lasciare che lo Spirito soffi e scelga un pastore che porti per la giusta strada.
Qual è il papa che serve ai credenti?
Il papa che vive come Gesù (il papa non è Gesù, sia chiaro, al massimo può aspirare ad essere un semplice S. Pietro!).
Non è facile, ma è la vocazione di ogni credente.

Quindi dovrà: 

amare, prima di tutto, 

essere libero, 

essere povero,
essere puro,

essere profeta e saggio, 
santo.

Troppo?!
Se non credo ai miracoli io che sono cattolica, chi ci deve credere?!
Spero che il soffio sia così forte, da non essere confuso con un sussurro, ma che, sia come un grido, sconvolgente e inconfondibile.

P.S. Vi confiderò, in tutta sincerità, che nessun cardinale italiano rientra nella descrizione più su fatta...