mercoledì 2 gennaio 2013

Buon proposito


VIVI COME SE DOVESSI MORIRE DOMANI
IMPARA COME SE DOVESSI VIVERE PER SEMPRE.

Questo sarà il mio proposito per il 2013. 
E' di nuovo Gandhi che mi ispira. 
Spero di riuscire a tener fede al mio impegno.

Ho iniziato l'anno così così.
Non ho fatto molto tardi nella notte tra il 2012 e il 2013, ma non ho dormito bene.
Mi sono svegliata con un mal di testa che durante la giornata è aumentato.
Sono andata con i miei maschiacci a mangiare dalla Suocera.
Era così contenta, così sorridente, che non volevo rovinarle la festa.
Ho mangiato quasi tutto.
Ho ascoltato il concerto alla tv.
Ho detto di no  al caffè, proprio non avevo voglia di caffè e il mal di testa era aumentato.
Sono arrivata a casa con la nausea e una gran voglia di stendermi.
Sto male di rado, ma quando succede lo faccio sul serio.
Ho dormito tutto il pomeriggio e sono rimasta stordita per  il resto della giornata.
Non credo di aver esagerato in questi giorni di festa, non con il cibo o l'alcool almeno.
Ma ci sono cose che metabolizzo con il tempo e somatizzo.
Il 31 i ladri hanno fatto visita ai nostri vicini.
Noi eravamo in casa, ma non abbiamo sentito nulla.
Neppure la Cagnolona ha dato segnali di qualcosa che non  andava.
Sono stati rapidi, hanno messo tutto in disordine, non hanno trovato granchè, ma hanno violato una casa.
Ieri  ho incontrato la persona che a Natale ha perso la moglie, è un uomo forte, si riprenderà dal lutto, ma non sono riuscita a non farmi coinvolgere dal suo dolore.
Ecco, a proposito di talenti, non so se vi ho mai detto che il mio miglior talento è quello di cogliere il dolore altrui. Lo colgo dai movimenti, dai segni sul viso, dalla postura, dagli occhi. Non lo faccio apposta, anche se le persone in questione vogliono nasconderlo, mi si presenta come un'entità a sè stante, non posso fare a meno di notarlo. Il più delle volte riesco a tenere a bada la mia reazione, faccio finta di niente, aspetto che le persone lo manifestino apertamente, per non invadere la loro libertà, ma tante volte, soprattutto quando riguarda chi amo o chi è debole, ne vengo coinvolta e affronto questa entità che aggredisce anche me. Credo che il male di ieri fosse questo: l'empatia.
Oggi sto meglio, cambio le lenzuola e faccio pulizia, abbraccio e bacio il Piccolo Principe (il Principe Felice è andata via con gli scout) e scrivo questo post, così mi sfogo, e intanto faccio scendere qualche lacrima, che, come l'acqua, laverà via la mia tristezza.

8 commenti:

  1. A volte le lacrime sono una dolce terapia e fanno tornare più in fretta il sereno. Un abbraccio e di nuovo Auguri per un anno pieno di desideri realizzati.

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  2. Guarda, io non ne volevo parlare, ma.... vicino a casa mia abita una famiglia molto religiosa, hanno 7 figli e aspettavano l'ottavo. A metà gravidanza è stato evidenziato che la bambina aveva una malformazione cerebrale gravissima ma la mamma ha deciso di portare comunque a termine la gravidanza. La piccola è nata il 22 dicembre e morta la Vigilia di natale.
    Ora io mi dico.... ci son persone, tra cui me, che quando entrano in chiesa fanno evaporare l'acquasanta. E allora si potrebbe anche parlare di punizione divina.
    MA una famiglia così??
    E poi, caro Dio, se dovevi proprio prendertela, quell'anima, ma non potevi farlo verso la metà di gennaio? Ti costava tanto lasciare che quei bambini si godessero questo natale, e anche tutti i natali futuri senza dover pensare ogni anno che è l'anniversario della morte della loro sorellina?
    No, ecco, io proprio non capisco.
    Magari ci faccio un post.

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    Risposte
    1. Chissà, magari c'è un senso per tutto e a noi sfugge...
      Certo che la perdita di un bambino è veramente una tragedia indimenticabile e insopportabile.
      L'unica cosa che si può sperare è, che essendo religiosi, trovino consolazione nella loro fede.

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  3. Quando ho saputo della persona mancata a Natale pur non conoscendola di persona ma conoscendo la famiglia, è nato in me un sentimento di dolore profondo e rabbia come già successo a settembre per un'altra mamma alla quale era stato "riservato" lo stesso destino: sono cresciuta con l'idea(le) che la fede aiuta, ma ormai non ne sono più così convinta... anche se sono certa che Dio sa quel che fa... sia esso un bene o un male ai nostri occhi.
    Ninin, domani altro che the o caffè... ci facciamo una cioccolata!!! E' solo per alleggerire non minimizzare...

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  4. Dev'essere il momento del passaggio da un anno all'altro. Ci sono speranze ma anche qualche lacrima da gettar fuori, come a far pulizia.
    Se non fossi in ufficio piangerei un pò anch'io oggi, mi gira così malinconica.
    Ma da domani saremo toniche e pronte per le nuove sfide, giusto?
    Un abbraccio.

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