domenica 14 aprile 2013

Con un poco di zucchero...50

...la pillola va giù!
Ritorno dopo due settimane con la mia rubrica, è la 50esima volta che lo faccio!!!
Il giorno di Pasqua ero decisamente ko e la settimana scorsa non ho avuto un minuto per dedicarmi a tale delizia! Ah, ah, ah!!!
Oggi recupero.
Vi ho già citato il libro da cui è tratto il brano di oggi. Il libro è uno di quelli che vale la pena leggere, originale e fuori da riflessioni scontate, a tratti divertentissimo, a tratti terribilmente triste. Del resto l'autore è anche poeta e quindi  tutto è possibile nei suoi scritti.
Delle cose che avrei voluto postare, ne ho scelta una non rassicurante, non divertente, quasi preoccupante, ma talvolta estremamente vera, giudicate voi.


- Numero 50 -
(...) Ecco la sciagurata formazione: i genitori avanti, i due figli sui sedili posteriori, a litigare per l'intera durata del viaggio in un geometrico tutti-contro-tutti. Schema infallibile e brevettato, perfetto quadrilatero della schizofrenia, formula magica per la distruzione del sè. Non per nulla, ho sempre impedito alla mia famiglia di viaggiare in una simile disposizione, e in genere di viaggiare in macchina, vera e propria camera iperbarica per la coltivazione del rancore.
Quanto ad Alassio, resta per me il distillato della Noia. Non sapevamo letteralmente cosa fare, perchè non sapevamo stare insieme, non sapevamo cosa fare per essere una famiglia. Eravamo soltanto quattro figli, quattro pellegrini senza Mecca. Il nostro amore mancava di caglio: non avevamo l'enzima necessario per dare forma ai nostri sentimenti, e tramutare il siero dell'affetto nella pasta, nel peso, nel senso, nella piena maturità del formaggio. Lontani dal miracolo caseario, ci guardavamo come estranei, e piombavamo nell'alassiopatia.(...)
tratto da GEOLOGIA DI UN PADRE di V. Magrelli


E ora non posso fare a meno di chiedermi se la  famiglia da me e mio Marito formata sia un formaggio, magari buono e pregiato o sia rimasto latte a lunga conservazione!

6 commenti:

  1. Bello il paragone con il miracolo caseario. E penso che finché litigano i figli, per quanto snervante, sia ancora una fase di confronto. E' più pericoloso quando non hanno più niente da dirti e i miei ancora ci parlano. Insomma, un formaggio fresco...uno stracchino!

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  2. Concordo con Alice, anche una psicologa ce lo disse una volta, finché i figli "combattono" vuol dire che non hanno perso la fiducia. Il silenzio e l'accettazione passiva sono molto più pericolosi ... al momento noi non corriamo certo questo pericolo!
    Molto bella l'immagine della famiglia come miracolo della natura ...

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    1. Anche noi siamo in fase di combattimento, in questo preciso momento di tregua armata, chissà cosa ne viene fuori? Stracciatella?! ;)

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  3. I miei bambini forse sono ancora piccoli perchè io mi ponga questa domanda... diciamo che ho il latte apena munto e devo decidere cosa farne... anche se Elly già inizia a dare i primi segni di sclero!

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